L’ordine profesionale cosentino, chidere chiarezza sull’accaduto e maggiore sucurezza nei luoghi di lavoro
Il Pronto Soccorso è senz’altro un ambiente dove la tensione e spesso altissima, dove non di rado si registrano episodi di violenza, la maggiori parte delle volte solo verbale, ma in alcuni casi anche fisica, nei quali il personale sanitario è la “vittima” e i parenti o addirittura i pazienti stesso sono i “carnefici”. Nel cosentino, invece, sarebbe stato un dirigente medico in servizio al Pronto soccorso dell’Ospedale di Acri ad aver “aggredito verbalmente e tentato di aggredire fisicamente un infermiere”.
A denunciare il fatto l’ordine delle Professioni Infermieristiche di Cosenza che “condanna con assoluta fermezza il gravissimo episodio” afferma il presidente Fausto Sposato, che aggiunge che il dirigente medico sarebbe già noto per analoghi comportamenti pregressi.
“L’episodio, di eccezionale gravità, avvenuto anche alla presenza di pazienti, è stato evitato solo grazie all’intervento di altri operatori sanitari. Lo stesso è stato oggetto di denuncia all’Autorità giudiziaria e di formale segnalazione al rischio clinico aziendale, e impone una presa di posizione immediata e inequivocabile da parte della Direzione dell’ASP e delle autorità competenti.
Alla luce della reiterazione dei comportamenti del soggetto in questione si intima formalmente di fornire, con la massima urgenza e per iscritto, ulteriori chiarimenti” come ad esempio “se la Direzione ritiene che l’episodio sia compatibile con la permanenza in servizio, a contatto con colleghi e utenza, del soggetto coinvolto. Se sono state adottate, a seguito della segnalazione formale e della denuncia presentata, misure aziendali” e nel caso quali.
Infine, Fausto Sposato ribadisce “che la tutela dell’integrità fisica, psicologica e professionale degli infermieri iscritti a quest’Ordine è un obbligo giuridico e morale dell’Azienda Sanitaria, e ogni ulteriore inazione sarà interpretata come grave omissione con conseguenze che saranno segnalate nelle sedi opportune, comprese Le autorità competenti per La sicurezza del lavoro. Episodi del genere oltre che ledere la dignità dei professionisti, mettono in serio pericolo la credibilità della stessa azienda e non sono garanti del benessere organizzativo e Lavorativo. Per tutto quanto sopra si invitano tutti gli infermieri iscritti a denunciare con tempestività ogni episodio di violenza, intimidazione o sopraffazione – verbale o fisica – ai danni della propria persona, sia all’Ordine sia alle autorità competenti, al fine di contrastare una deriva sempre più intollerabile nei luoghi di Lavoro. Per quanto sopra si richiede riscontro formale, dettagliato e scritto nel più breve tempo possibile”.