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Democristiani, il libro di Mimmo Nunnari che ne ripercorre la storia presentato a Palazzo Gagliardi

L’appuntamento è per venerdì 6 giugno alla presenza dell’autore e del segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa

Dagli incontri clandestini di Milano nel 1942 nell’abitazione dell’industriale Enrico Falck, dove si riunivano con De Gasperi ex esponenti del Partito Popolare di Sturzo, agli appuntamenti in casa dell’avvocato antifascista Giuseppe Spataro a Roma con i democristiani dell’area centro meridionale, alle riunioni promosse dall’economista valtellinese Sergio Paronetto per definire le linee programmatiche del futuro scenario democratico, dopo la caduta del regime fascista considerata imminente, fino al primo congresso nazionale nell’aprile del ’46 nell’aula magna dell’Università “La Sapienza”.

La storia della Democrazia Cristiana, conclusasi con il suo scioglimento nel luglio 1993, è parte rilevante dell’identità del Paese, anche se inspiegabilmente messa in secondo piano, quando non del tutto cancellata, nel dibattito culturale, mediatico e politico nazionale.

Democristiani è l’ultimo lavoro editoriale del giornalista Mimmo Nunnari, che sarà presentato nel corso di una discussione – alla presenza dell’autore e moderato dal docente Unical Giulio Nicola Nardo, con l segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa a trarre le conclusioni – in programma il 6 giugno a partire dalle ore 16.00 a Palazzo Gagliardi.

Mimmo Nunnari, in questo libro, ripercorre le diverse tappe che hanno contraddistinto il cammino del partito scudocrociato nella storia democratica italiana e ne rilegge le principali vicende attraverso documenti, testimonianze e l’azione dei suoi maggiori leader: da De Gasperi a Fanfani, da Moro ad Andreotti a De Mita, fino all’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, leader formatosi, come i padri fondatori della Dc, nelle fila dell’associazionismo cattolico democratico.

L’autore, noto giornalista Rai, s’interroga anche sulle cause che nell’epoca del post partiti tradizionali hanno portato al dilettantismo oggi dominante e sulle ragioni che hanno relegato la storia della Dc in un cono d’ombra, mentre emerge tra gli italiani una certa nostalgia non solo per il vecchio partito scudocrociato, ma più in generale per quel tempo della prima Repubblica in cui primeggiavano giganti della politica, non solo democristiani.

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