L’appuntamento al Palazzo della Cultura di Pizzo, alla presenza di medici di alta specializzazione e politici ai diversi livelli
Tema di grande attualità, l’umanizzazione delle cure è l’attenzione al paziente nella sua totalità, fatta di bisogni anche psicologici e relazionali. E, partendo da questo presupposto, se ne discuterà per un’intera giornata ed ai vari livelli, non solo scientifici ma anche politico-organizzativi, nel corso del convegno che si terrà nel Palazzo della Cultura di Pizzo.

“Curare è prendersi cura – Per una sanità sostenibile e di qualità, al servizio del malato come persona” è il titolo della “giornata di studi” in programma il 6 giugno a partire dalla ore 11.00, quando introdurrà i lavori la giornalista Paola Militano, direttore del Corriere della Calabria.
Le continue conquiste in campo tecnologico e scientifico, che permettono di trattare anche patologie una volta incurabili, non possono e non devono essere slegate dalla necessaria consapevolezza dell’importanza degli aspetti relazionali e psicologici dell’assistenza al malato. Un ospedale infatti può essere all’avanguardia, ma manchevole nell’attenzione quando non ritiene necessario – se non addirittura una perdita di tempo – ascoltare le ansie, i timori e le aspettative dei pazienti.
La principale aspettativa del Programma Nazionale per l’Umanizzazione dell’Assistenza Ospedaliera (PNHAH) è quella di creare una filosofia organizzativa che promuova una coniugazione quotidiana del verbo “umanizzare” nell’assistenza ospedaliera con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema, che a vario titolo e con ruoli diversi dovranno concorrere al cambiamento. Non è affatto facile, ma può essere contagioso.

Ponendo al centro gli aspetti relazionali del percorso di cura e dei bisogni assistenziali della persona all’interno del sistema sanitario, l’umanizzazione consente di comprendere i tratti più profondi dell’esperienza della malattia e della cura, i diversi punti di vista dell’utente, della sua famiglia, degli operatori sanitari e delle istituzioni per la salute. Bilanciando i rischi legati alla “meccanizzazione” delle pratiche quotidiane della cura dovute all’eccesso di domanda, alle illimitate aspettative del paziente e dal carico di responsabilità che rischiano di portare gli operatori a mettere in atto atteggiamenti difensivi.
La giornata è divisa in due parti. La mattina, dopo i saluti istituzionali, punterà agli aspetti scientifici, con le testimonianze di medici primari dei principali ospedali calabresi e si concluderà con l’intervento del Presidente della Regione Roberto Occhiuto. Nel pomeriggio, dopo la firma del protocollo d’intesa sul tema “Educare alla prevenzione dei tumori”, si darà spazio agli aspetti politici con gli esponenti di spicco ai vari livelli istituzionali per le conclusione del sottosegretario Wanda Ferro.
Si punterà ad evidenziare il cambio di paradigma evocato dall’umanizzazione, che trova fondamento in una concezione più matura della salute, che integrando l’approccio biomedicale, bio-psico-sociale e quello ecologico-sistemico, include la dimensione fisica, psicologica, affettivo-relazionale, sociale della persona, vista nella sua totalità e complessità.
L’evento promosso dal Gruppo editoriale “Corriere della Calabria” con il patrocinio della Regione Calabria, rivolto a tutti i calabresi, aperto al pubblico si concluderà con la consegna del Premio “Umanizzazione delle cure”.