Intervento del portavoce del gruppo “Opposizione Civica” che denuncia i possibili disagi: non è stato previsto neanche il servizio mensa
“Nicotera, povera Nicotera, in che mani sei capitata. Hai perso quasi tutto, compreso il glorioso Istituto Comprensivo “A. Pagano” arrivando, addirittura, a vederti aggregare le Scuole Primarie e Secondarie all’I. C. “Rombiolo – San Calogero – Cessaniti”, il quale è distante non solo dal punto di vista chilometrico ma anche dalle scelte, dalle aspettative della popolazione scolastica Nicoterese. Di recente, poi, il Dirigente Scolastico decreta per le scuole nicoteresi, per il prossimo anno scolastico, l’adozione della “settimana corta”, con orario delle lezioni articolato su cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano, con due rientri pomeridiani per la secondaria di primo grado, per un discorso di economicità e di adeguamento alle altre scuole dell’Istituto Comprensivo, mandando su tutte le furie i genitori degli studenti. Dal punto di vista formale il provvedimento non fa una grinza in quanto, in qualche modo, sono state rispettate i dettami legislativi compreso una particolare forma di sondaggio per appurare la volontà dei genitori. Quello che è mancato – ed è gravissimo – è la considerazione, ovvero l’atteggiamento di poca considerazione, il rispetto verso i soggetti principali”.
Si sono dimenticati dei bambini!
A parlare è Enzo Comerci, portavoce del gruppo “Opposizione Civica di Nicotera.
“Perché – prosegue Comerci – se è giusto, forse, per diversi motivi, non ultimo quello economico, andare verso la cosiddetta settimana corta non si può non mettere al centro i protagonisti principali e, quindi, creare le condizioni affinché la permanenza prolungata a scuola, dalle 8,00 alle 14,00, avvenga con il minore disaggio possibile. Questo non è stato fatto se è vero come è vero che non è stato previsto neanche il servizio mensa”.
“Tenere dei bambini a scuola per ben sei ore, senza dimenticare che la maggior parte dovrebbe uscire di casa intorno alle 7,30 per poi rientrare verso le 14,30 e, quindi, finalmente, se non hanno perso l’appetito – per la stanchezza – consumare il pranzo, è veramente troppo”.
“Invitiamo il Dirigente Angelo Stumpo, stante l’inconsistenza della rappresentanza municipale – conclude Comerci – di ricevere una rappresentanza di genitori e trovare insieme una soluzione che pur tenendo conto delle varie problematiche metta al centro i bambini e le loro necessità al fine di rendere la loro permanenza a scuola gioiosa e proficua”.