I primi risultati saranno presentati presso la sede dell’Ente Parchi Marini Regionali alla Tonnara di Bivona. Il Direttore Greco: “Conoscenza come condizione per decidere”
Saranno presentati venerdì 13 giugno, alle ore 10:30, presso la sede dell’Ente per i Parchi Marini Regionali alla Tonnara di Bivona, i primi risultati del progetto scientifico “Tecna-Acoustic Fondali di Capo Vaticano”, iniziativa per la salvaguardia dell’ambiente marino calabrese.
Il progetto, promosso dall’’Ente Parchi Marini della Regione Calabria e finanziato dal National Biodiversity Future Center con fondi del Pnrr, punta a monitorare lo stato di salute di due habitat marini di altissimo valore ecologico: il Coralligeno e la Posidonia oceanica, entrambi protetti dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE.
Gli studi si concentrano all’interno della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Fondali di Capo Vaticano” nel Comune di Ricadi, sito appartenente alla Rete Natura 2000, un sistema europeo di aree protette che mira a garantire la biodiversità sul territorio dell’Unione Europea.

A coordinare l’evento sarà Roberto Cosentino, dirigente della Regione Calabria per la valorizzazione del patrimonio naturale. Interverranno esperti e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. Sono previsti gli interventi di:
Luciana Muscogiuri, consulente scientifica del progetto;
Cataldo Licchelli, biologo marino della Cooperativa Hydra;
Corrado Antonio L’Andolina, presidente della Provincia di Vibo Valentia;
Nicola Antonio Tripodi, sindaco del Comune di Ricadi;
Paolo D’Ambrosio, tecnologo della Stazione Zoologica Anton Dohrn;
Nico Barbuto, fondatore dell’associazione Scuba World A.S.D.;
Franco Saragò, presidente del Circolo Legambiente Ricadi;
Dario Giuliano, referente dell’associazione Amici del Mare – Capo Vaticano di Ricadi.
A concludere i lavori sarà Raffaele Greco, direttore generale dell’Ente Parchi Marini Regionali Calabria, che illustrerà gli sviluppi futuri del progetto.
L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, comunità scientifica e società civile, unendo le competenze e le energie di ricercatori, istituzioni e associazioni territoriali. L’obiettivo è chiaro: costruire una strategia di conservazione concreta e basata su dati scientifici, in un tratto di mare tra i più belli e ricchi di biodiversità del Mediterraneo.
“Se c’è oggi più di ieri una sfida strategica e di sviluppo sulla quale si gioca tutta la credibilità delle politiche pubbliche e del governo sempre più complesso tanto dei territori quanto dei Paesi e di vaste aree internazionali – afferma in proposito dichiara Raffaele Greco, Direttore generale dell’Ente per i Parchi Marini Regionali Calabria – è quella della maggiore o minore capacità di misurazione, comparazione e valutazione di dati e numeri a supporto di decisioni e soluzioni sempre più adeguate ed efficaci. E se questo metodo di gestione della complessità ed in ultima analisi della fruibilità di risorse sempre più scarse vale in generale e coinvolge la stessa riconoscibilità democratica degli enti locali, vale a maggior ragione quando oggetto di analisi decisionali è la tenuta degli eco-sistemi e delle aree protette per una loro vivibilità economica e competitività anche turistico-esperienziale, alla luce soprattutto degli oggettivi cambiamenti climatici che stiamo registrando e misurando anche alle nostre latitudini”.
Il progetto Tecna Acoustic Capo Vaticano utilizza tecnologie avanzate che restituiscono informazioni ambientali geo referenziate, dettagliate, comparabili nel tempo ed oggettive. Nei primi mesi di progetto sono stati condotti survey con strumenti geo acustici (Side Scan Sonar) per la mappatura di dettaglio degli habitat di fondo, visual census per la definizione dello stato di salute di Posidonia oceanica e transetti ROV per il monitoraggio dello stato di salute del coralligeno.
Contestualmente il progetto prevede la mappatura delle principali pressioni antropiche che minacciano questi habitat e la definizione di adeguate misure di conservazione. Lo studio delle condizioni degli habitat e delle pressioni che li minacciano rappresenta uno strumento indispensabile per una gestione efficace e sostenibile del sito, grazie all’identificazione di misure di conservazione specifiche che rispondano alle aspettative della Direttiva habitat.
Completa le azioni di progetto un’azione trasversale di comunicazione con la quale si intende sensibilizzare la comunità fruitrice (ragazzi, operatori turistici, turisti ed amministratori) in merito all’importanza di questi habitat e della loro conservazione non solo per la natura, ma anche per la salute e per l’economia delle popolazioni locali.
Capo Vaticano, località turistica sulla Costa degli Dei internazionalmente conosciuta, con i suoi fondali cristallini e un patrimonio naturale unico, si conferma un laboratorio a cielo aperto per la tutela ambientale e la ricerca marina.