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Sequestrati 24 mila litri di alcol etilico polacco spacciato per disinfettante

02052025 093922 Foto 1

&NewLine;<p><strong><em>Non è la prima volta che viener rintracciato un tir che trasporta alcol illegale diretto anche in Calabria<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il traffico di alcool etilico proveniente dalla Polonia e destinato in Italia subisce un ulteriore colpo&comma; dopo quelli già inferti in passato&comma; in quanto una pattuglia della Guardia di Finanza di Treviso&comma; in servizio di controllo su strada&comma; all’altezza del casello autostradale di Roncade ha intercettato un carico di 24 mila litri di alcol etilico proveniente appunto dalla Polonia&comma; spacciato per disinfettante&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’alcol etilico&comma; prelevato dalla Polonia e introdotto in Italia attraverso il valico di Tarvisio&comma; risultava acquistato da una società con sede a Reggio Calabria ed era destinato in una località del foggiano&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;06&sol;02052025&lowbar;093939&lowbar;Foto-2-1024x768&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-36673"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il prodotto era accompagnato da una documentazione falsa che lo classificava come liquido disinfettante&comma; il tutto per eludere i controlli operati dalle Fiamme Gialle per verificare natura e tipologia delle merci che fanno ingresso nel territorio nazionale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le indagini avviate dopo il fermo dell’autoarticolato hanno permesso di accertare che&comma; prima del carico sottoposto a sequestro&comma; la medesima società di trasporto polacca aveva già effettuato altre tre consegne illecite di alcol etilico di contrabbando&comma; per un totale di 72&period;000 litri &lpar;cui corrispondono 750&period;000 euro di accise evase&rpar;&comma; recapitate in diverse località situate tra le province di Bari&comma; Napoli e Reggio Calabria&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’alcol etilico sarebbe stato utilizzato per produrre illegalmente&comma; all’interno di laboratori clandestini&comma; bevande alcoliche come whisky&comma; grappe&comma; limoncelli&comma; liquori&comma; gin&comma; vodka&comma; distillati&comma; ecc&period;&period; Evidenti sono&comma; quindi&comma; le analogie con le recenti operazioni concluse&comma; nel luglio del 2024 e nei primi giorni del mese di maggio del 2025&comma; dai finanzieri del Gruppo Treviso con 22 denunciati&comma; di cui 1 tratto in arresto per traffico di superalcolici&comma; con l’accertamento di accise e I&period;V&period;A&period; evase&comma; tra il 2022 e il 2024&comma; per 13 milioni di euro&comma; e il sequestro di tre laboratori clandestini&comma; scoperti tra le province di Foggia&comma; Napoli e Caserta&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tre gli indagati per quest’ultimo trasporto illegale&comma; due di nazionalità polacca e un italiano residente in provincia di Reggio Calabria&comma; che se fosse giunto a destinazione avrebbe causato un danno erariale di circa 225&period;000 euro&period;<&sol;p>&NewLine;

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