Da oltre vent’anni l’iniziativa che premia in base alla qualità delle acque e dei servizi offerti. Il Reggino è il territorio calabrese con più Vele
In Italia la blue economy pesa quanto l’oro, con un valore pari al 10,2% del Pil nazionale, un giro d’affari di circa 47 miliardi di euro all’anno e un milione di occupati. Un settore in crescita che si intreccia strettamente con la tutela del mare e delle coste: un binomio al centro della Guida “Il mare più bello 2025” di Legambiente e Touring Club Italiano, presentata a Roma durante la seconda edizione del Forum Blue Economy.
A brillare quest’anno sono trenta località (venti marine e dieci lacustri) premiate con le “5 Vele”, simbolo di eccellenza per sostenibilità ambientale, turismo dolce, valorizzazione del territorio e tutela della biodiversità.
Al vertice della classifica 2025, con 5 Vele, Domus de Maria, in Sardegna (Su), con il litorale di Chia e la neonata area marina protetta di Capo Spartivento. Secondo posto per la cilentana Pollica (Sa), seguita da Nardò, in provincia di Lecce.
48 le località calabresi premiate quest’anno con le Vele di Legambiente.
Tra le province è Reggio Calabria la più premiata con 16 riconoscimenti, seguono Cosenza e Catanzaro con 11 ciascuno, quindi Vibo Valentia e Crotone con appena 5 località; ma nessuna spiaggia calabrese ottiene il punteggio pieno delle 5 Vele. Cosenza è la provincia con più città a 4 Vele.
Il riconoscimento viene assegnato sulla base di cinque diversi ambiti, secondo i dati raccolti da Legambiente: lo stato di conservazione del territorio e del paesaggio di una località; la qualità dell’accoglienza e la sostenibilità turistica della località; la pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di spiagge libere; i luoghi di interesse storico-culturale, musei, siti archeologici; le iniziative promosse nel campo della gestione sostenibile.
Cinque ambiti per cinque simboli: petali, stelle, onda, castello, foglia. Un ultimo simbolo con la tartaruga identifica i comuni che hanno aderito all’iniziativa Life TurtleNest promossa da Legambiente per la tutela degli habitat di nidificazione della Caretta Caretta.
Ecco il quadro per ciascuna provincia.
Reggio Calabria: 4 Vele: Roccella Jonica e Scilla, 3 Vele: Riace, Monasterace, Brancaleone, Palizzi, Locri, Bova Marina, Bagnara Calabra, Caulonia, Melito Porto Salvo e Palmi; 2 Vele: Siderno, Villa San Giovanni, Montebello Ionico e Marina di Gioiosa Ionica.
Cosenza: 4 Vele: Amendolara, Corigliano Rossano e Diamante; 3 Vele: Longobardi, Trebisacce, Roseto Capo Spulico e Belvedere Marittimo; 2 Vele: Rocca Imperiale, Pietrapaola, Bonifati e Amantea.
Catanzaro: 3 Vele; Badolato, Cropani, Curinga, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e Soverato; 2 Vele: Falerna, Stalettì, Nocera Terinese, Sellia Marina e Simeri Crichi; 1 Vela: Gizzeria.
Vibo Valentia: 4 Vele: Tropea; 3 Vele: Zambrone; 2 Vele: Pizzo, Parghelia e Ricadi.
Crotone: 3 Vele: Isola Capo Rizzuto; 2 Vele: Cutro, Cirò Marina, Cirò e Crucoli.
Dei 48 comuni calabresi segnalati da Legambiente, 5 sono quelli che hanno aderito all’iniziativa Life TurtleNest per la tutela delle Caretta Caretta: Palizzi, Trebisacce, Roseto Capo Spulico, Stalettì e Ricadi.
Le località premiate con le Vele entrano a far parte della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, che ogni anno, evidenzia l’associazione, «stimola e orienta le villeggiature di quanti preferiscono scegliere la propria meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale».