[adrotate group="4"]

Quell’aereo italiano pieno di dolore atterrato a Ciampino…

cq5dam.thumbnail.cropped

&NewLine;<p><strong><em>Gaza&comma; lo stermino di un’intera famiglia&comma; barbarie nella barbarie&period; Perché&quest; Perché tanta barbarie&quest; Io non ho più risposte&period; Mi restano&comma; per fortuna&comma; ancora le domande<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Franco Cimino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’aereo&comma; nuovo di zecca&comma; dell’Areonautica Militare Italiana&comma; è atterrato nella notte all’aeroporto di Ciampino&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un ministro della Repubblica&comma; sotto la scala del velivolo attendeva che scendessero i passeggeri&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Pochi&comma; di certo&comma; sarebbero stati&period; A perdersi&comma; quasi&comma; dentro quell’ampiezza&comma; pure elegante&comma; dell’aeromobile&period; Scendono per primi alcuni bambini&comma; molto piccoli&period; Scendono tra le braccia delle loro madri&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E&comma; poi&comma; non appena scesi&comma; accolti da quelle di infermiere e volontarie italiane&comma; che commuovevano per l’immediata tenerezza con cui li proteggevano&period; Talune non trattenendo né carezze&comma; né baci&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Gli ultimi a scendere sono stati un ragazzino di 11 anni e una donna tutta coperta dell’abito nero della sua tradizione&period; Coperta dal capo e viso fino ai piedi&comma; che le scarpe neppure si vedono&period; Nero quell’abito&comma; più nero ancora per il dolore che esprimeva&comma; nel contenerlo dentro la dignità&period; Di Donna&period; E di madre&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Lei si chiama Ala al-Najjar&period; Ha Trentacinque anni&comma; e fa la pediatra all’ospedale&period; Il ragazzo Adam&period; No&comma; è proprio un bambino&period; Ha undici anni&period; Ai loro nomi io vi aggiungo quelli di Maria e di Gesù&period; E non per negarglieli&comma; i propri dal profondo significato religioso ed etnico&period; Ma per abbracciarli nella più condivisa storia del dolore più indicibile e impensabile&comma; che la storia umana abbia mai conosciuto&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Maria&comma; la madre che ha visto morire tra atroci sofferenze e per mano dell’ingiustizia e della cattiveria di uomini ingiusti e cattivi&comma; il proprio figlio&period; Unico figlio&period; Unico come lo sono tutti i figli&comma; anche di prole numerosa&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E Gesù&comma; l’innocente&comma; che sognava la Pace e per essa si batteva&period; Ma che&comma; invece&comma; ha subito la violenza e la guerra&period; E l’odio assassino&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Da quell’aereo&comma; troppo vuoto&comma; sarebbero dovuti scendere altri nove bambini e un uomo adulto di nome Hamdi Al-Najjar&comma; medico&period; I bambini si chiamavano Yahya&comma; Rakan&comma; Ruslan&comma; Jubran&comma; Eve&comma; Revan&comma; Sayden&comma; Luqman e Sidra&period; Nove fratellini&period; Io vi aggiungo il nome di Francesca&comma; Chiara&comma; Teresa&comma; Lucia&comma; Antonio&comma; Francesco&comma; Giacomo&comma; Tommaso&comma; Luca&period; Anche qui per le stesse ragioni di cui sopra&period; Farli anche nostri&period; I bambini&comma; quali figli anche nostri&period; E quell’adulto&comma; loro padre&comma; che chiamerò Pietro&comma; quale fratello e padre anche nostro&period; Sono i nove fratelli di Adam-Matteo&period; Quindi&comma; anche figli di Hamdi-Pietro&comma; pertanto&comma; il marito di Ala- Maria&period; E il padre di Adam&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non sono scesi perché dilaniati dal missile che è caduto come un lampo&comma; un fulmine e un tuono&comma; una stella rotta&comma; tutti insieme&comma; da quel cielo dove da circa due anni invece che pioggia e neve piovono solo bombe&comma; droni&comma; lacrime e bestemmie&period; Quella madre&comma; avvolta nel saio del dolore&comma; ha ricevuto quei corpi straziati&comma; di quei figli massacrati&comma; nell’ospedale&comma; dove&comma; lei medico&comma; dall’intera notte operava per salvare altri bambini colpiti dai missili&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dinanzi a quel dolore intollerabile prima che insopportabile&comma; io mi domando&comma; domando alla mia intelligenza&comma; non ad altre&comma; non ad altri&comma; se quella famiglia distrutta non rappresenti&comma; emblematicamente e materialmente&comma; la vera e più brutale logica di questa anomala guerra&period; E cioè&comma; quella di ucciderli tutti quelli che appartengono alla stessa famiglia&comma; nella logica brutale di uccidere tutti&period; Tutti coloro che fanno parte della stessa etnia&comma; della stessa religione&comma; dello stesso popolo&period; Per annientarli senza che abbiano più un solo spermatozoo e un solo ovulo da fecondare&period; Perché non nasca più vita in quella vita&period; Perché non vi sia più traccia di quel popolo sulla faccia della terra&period; Su quel lembo stretto di terra&comma; affinché sia finalmente liberata&period; E totalmente&comma; allo scopo di essere impiegata per alimentare le più ingiuste ricchezze di altri&period; Le ricchezze derivanti dal furto di terre e di vite di popoli&comma; che hanno diritto alla propria terra e alla vita&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Si vorrà ancora discettare sul falso terreno della conoscenza etimologica delle parole&period; E&comma; ancora&comma; lungamente sforzarsi di dimostrare che tutto ciò che sta accadendo nella Striscia non sia genocidio&period; Lascio agli stupidi e ai prezzolati&comma; ai servi sciocchi dei falsi potenti&comma; che tali si sentono per il potere economico e militare che detengono&comma; e per la forza che scaricano sui più deboli&comma; il miserevole divertimento di giocare sulle parole&period; Lo si chiami come si vuole&comma; ma la vergogna che si sta consumando in quel lembo di terra&comma; altro non è che la volontà di sopprimere un intero popolo con tutta la sua antropologica esistenza&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E&comma; quindi&comma; domando ai due Dio&comma; Allah e Yahweh&comma; che nel cielo rotto sulla vasta terra di Abramo &OpenCurlyDoubleQuote;governerebbero”&comma; perché consentono tutto questo&quest; Perché lasciano che due popoli che credono in Dio&comma; si odino da sempre&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Perché non riescono a fermare la mano assassina di criminali e tiranni&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Domando loro perché non si facciano la guerra là sopra e non lascino i loro figli su questo mondo a restare in vita&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E&comma; infine&comma; domando al mio Dio&comma; vero&comma; unico e assoluto&comma; onnipotente e buono&comma; al mio Dio&comma; creatore della Bellezza e Dio della vita&comma; perché non intervenga direttamente a salvare questa umanità dal baratro nel quale sta cadendo&period; E salvare questo pianeta dalla sua fine&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sarà peccato questo mio domandare&comma; così carico di dubbi che frantumano la solidità della fede&period; Sarà e sarà altro&period; E altro ancora&comma; che metta in dubbio la forza della ragione&period; Ma io non ho più risposte&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Mi restano&comma; per fortuna&comma; ancora le domande&comma; sulle quali non mi fermo stanco e rassegnato&period; Ché una via d’uscita dalla barbarie la si dovrà pur trovare&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E presto&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version