L’assessore regionale ha rilanciato la prossima messa a terra della strategia di sviluppo delle aree interne, sorretta da importanti finanziamenti regionali e con i Gal in prima linea
Non siamo più una regione infrequentabile. Non siamo più percepiti come terra perdente e perduta. La Calabria inizia ad incuriosire. Lo certificano e confermano tanti indicatori come, ad esempio, la crescita dell’export a doppia cifra da tredici trimestri consecutivi, traghettata dall’agroalimentare. Finalmente iniziamo a raccontarci, a noi stessi ed al mondo, in modo diverso. Finalmente l’ambizione della qualità non fa più paura e non genera frustrazioni. Perché se è vero che è prevalsa fino ad oggi sottovalutazione di noi stessi e nelle nostre risorse, inizia adesso a riempirsi di numeri, contenuti e prospettive nuove, la consapevolezza che in termini di dotazione di base non siamo secondi a nessuno perché non abbiamo meno degli altri.
È quanto ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, alle aree interne ed alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo, concludendo il confronto a più voci ospitato nell’ambito della Festa della Ciliegia & dei Sapori DE.CO., svoltasi nel centro storico di Roseto Capo Spulico, promossa e co-organizzata dall’Amministrazione Comunale insieme all’Arsac.
Ecco perché come Regione Calabria – ha aggiunto l’assessore Gallo – stiamo portando avanti, con queste premesse e con questi obiettivi, investendo sul capitale umano, un lavoro di visione che incontra territori più maturi e pronti a costruire il proprio futuro da artefici, con orgoglio e senza sciatteria. Così come abbiamo dimostrato di saper fare, con la qualità, l’organizzazione ciclopica ed impeccabile messa in campo, con inedito gioco di squadra e senza alcuna sbavatura, in occasione del Vinitaly and the City a Sybaris l’anno scorso, con il Merano Wine Festival Calabria Essenze del Sud a Cirò nelle scorse settimane e così come dimostreremo ancora una volta a Sybaris con l’edizione imminente a luglio del Vinitaly and the City. Abbiamo destato curiosità ed interesse che prima non c’erano. Adesso inizia la seconda parte. E noi siamo pronti”.

Al dibattito, dal titolo Turismo del gusto: strategie per promuovere i borghi attraverso i prodotti locali, tenutosi nel gremito e caratteristico Atrio Comunale Castrum Roseti, coordinati e sollecitati dal comunicatore strategico e lobbista Lenin Montesanto, oltre all’assessore Gallo sono intervenuti anche il sindaco Giovanni Pugliese, che ha ricordato come identità ed esperienza siano oggi le coordinate vincenti del turismo enogastronomico, vero e proprio driver economico nazionale nell’ambito dei diversi turismi sui quali investire, anche e soprattutto con le denominazioni di origine comunale (De.Co.); il Direttore del GAL Sibaritide Franco Durso, per il quale non bisogna fermarsi e semmai raddoppiare binario e velocità sulla strada virtuosa intrapresa dalla Regione Calabria rispetto alla nuova narrazione turistico-esperienziale ed alle nuove strategie di sviluppo locale, guardando con attenzione diversa alle cosiddette nicchie non estive ed ai turismi rurali; il neo consigliere provinciale Tiziana Battafarano che si è complimentata col progetto De.Co. di Roseto Capo Spulico, perché – ha detto – in linea con i numeri ed in trend della cosiddetta Dop Economy italiana (317 Consorzi di tutela, oltre 194.000 imprese delle filiere cibo e vino e quasi 850.000 occupati), un settore da 20,2 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2023, per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano; con un +3,5% per il comparto del cibo che supera per la prima volta i 9 miliardi e l’export che con i prodotti DOP IGP si conferma leva del made in Italy nel mondo, con un valore di 11,6 miliardi.



Cambiare narrazione per costruire e consolidare la percezione interna ed esterna della Calabria come destinazione turistico-esperienziale – ha spiegato Lenin Montesanto – significa anche e soprattutto mettere in discussione i tanti e soliti cliché chiavi di lettura distruttivi non supportati spesso da numeri ed analisi realmente comparative. Se la Calabria ha emergenze da affrontare con lucidità e rotture epistemologiche rispetto al passato, al di là del fantasma ricorrente del presunto super gap infrastrutturale che non è affatto causa di tutti i mali, sono quelle ad esempio dell’educazione alimentare con i record negativi di obesità infantile e l’oicofobia nei menù della ristorazione e delle mense scolastiche, dello scarso rendimento in matematica a scuola abbinato ai pessimi risultati nelle prove Invalsi ed alle percentuali altissime di analfabetismo funzionale. Ecco perché continuo a ritenere che – ha concluso Montesanto – investire sui Marcatori Identitari Distintivi (MID) non soltanto sia una direzione strategica in termini di competitività ma anche per affrontare con spirito nuovo la grave emergenza immateriale regionale che è quella del recupero delle proprie consapevolezze.
l valore aggiunto dell’evento e dell’azione di marketing territoriale connessa in questo caso alla ciliegia non è tanto dato dal prodotto in se stesso ma – ha aggiunto Gianluca Gallo – dalla connotazione identitaria che sorregge e rende attrattiva e competitiva l’iniziativa complessiva e tutte le sue declinazioni; un approccio vincente – ha detto – che si riscontra del resto in tutto l’Alto Jonio cosentino, nel cui territorio ogni comune ha saputo puntare su un proprio prodotto identitario. Ribadendo, quindi, l’importanza di trasformazione, magazzino ed e-commerce e rivendicando il cambio di paradigma degli stessi Gal, passati da replicanti del Psr a soggetti promotori di sviluppo locale ed attori protagonisti nella costruzione di una diversa reputazione della Calabria in fiere ed eventi di settore e di prestigio nazionale ed internazionale,
Gallo ha rilanciato la prossima messa a terra della strategia di sviluppo delle aree interne, sorretta da importanti finanziamenti regionali e con i Gal in prima linea: un’occasione importante di sostegno che non dovrà rappresentare – ha scandito – una sfida della mattonella, ma quella autentica per costruire ed offrire servizi, nella consapevolezza che la vera emergenza da affrontare alle nostre latitudini non è – ha concluso Gallo – quella del gap infrastrutturale, ma è quella, immateriale e culturale, dell’innalzamento della qualità in tutti i settori, enogastronomico, turistico e ricettivo in primis, per essere realmente competitivi su scala globale.