L’applicazione da parte del tribunale dopo condanna definitiva. Possibile, comunque, il ricorso in Cassazione
È stata depositata la sentenza con la quale viene dichiarata la decadenza di Domenico Lucano dalla carica di sindaco di Riace.
I giudici del Tribunale di Locri, accogliendo il ricorso presentato dal Prefetto di Reggio Calabria, hanno applicato le norme contenute nella Legge Severino a seguito della condanna definitiva a un anno e sei mesi per Lucano, emessa al termine del processo “Xenia” sulla gestione dei progetti di accoglienza nel piccolo centro della Locride. La condanna definitiva a carico di Lucano riguardava un unico reato, quello di falso in atto pubblico. Per questa accusa, la Corte d’Appello aveva riconosciuto la colpevolezza dell’ex primo cittadino di Riace, sentenza poi confermata dalla Suprema Corte lo scorso febbraio.
La decisione del Tribunale di Locri arriva dopo che il Consiglio comunale di Riace, a maggioranza, aveva votato contro la presa d’atto della decadenza di Lucano. A fronte di questa posizione, il Prefetto aveva comunque avviato l’azione popolare davanti al giudice ordinario, la cui pronuncia è arrivata oggi.
Con la sentenza depositata, si apre ora un nuovo capitolo nella complessa vicenda legale e politica che ha visto protagonista l’ex sindaco di Riace, noto per il suo modello di accoglienza e integrazione. Domenico Lucano potrebbe ora decidere di appellare il pronunciamento del Tribunale di Locri, portando teoricamente la questione fino alla Corte di Cassazione, prolungando ulteriormente l’iter giudiziario.