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Overtourism, Raffaele Greco (Parchi marini): dalla tutela più fruizione, inclusione ed economia

Calabria destinazione alternativa se integra mare con entroterra. Una nuova percezione della Calabria deve partire dalle nostre stesse famiglie

“La nuova visione e la nuova attenzione che, col superamento della fase commissariale, stiamo cercando di condividere e di far emergere rispetto alle prospettive reali di sviluppo squisitamente economico derivanti dalla fruizione sicura dello straordinario patrimonio regionale dei sei parchi marini e delle 28 zone speciali di conservazione (ZSC), può e deve essere la strada maestra per ripensare anche l’ottica di mero sfruttamento della risorsa mare e della mera balneazione prevalso fino ad oggi”.

A parlare è Raffaele Greco, Direttore Generale dell’Ente per i Parchi Marini della Calabria, intervenendo nel corso del Forum regionale sull’Economia del Mare, ospitato nella sala convegni Capo Tirone di Belvedere Marittimo, nell’ambito del focus dedicato ai temi dell’inclusione, della legalità, dell’ambiente e della ricerca. – Inclusione, territorio, sport, turismo, sostenibilità, ambiente, legalità ricerca sono i punti cardinali del terzo millennio al centro dell’evento promosso dall’Assonautica Cosenza, l’Associazione Nazionale per la Nautica da Diporto, l’AIAS Nazionale, l’Associazione Italiana Assistenza Spastici e l’Amministrazione Comunale di Belvedere Marittimo.

“Così come ormai vado ripetendo spesso ha aggiunto Raffaele Greco – possiamo e dobbiamo integrare e rafforzare il valore della risorsa mare con la grande ricchezza naturale, culturale ed identitaria custodita nell’entroterra collinare e montuoso che rappresenta il 90% della penisola calabrese, partendo però da una triplice consapevolezza. La prima è che il mare spesso vengono trattati come una discarica. La seconda è che, stando ai dati ufficiali, non abbiamo avuto e non abbiamo numeri di indotto economico tali da poter considerare pesca e turismo balneare modelli autonomi e comparti autosufficienti. La terza è che c’è nel mondo oggi un fiume carsico di viaggiatori esperienziali, che non produce gli effetti distruttivi dell’overtourism, che sono dotati di maggiore capacità di spesa e che non vedono l’ora di scoprire e vivere territori inediti ed inesplorati come i nostri, che dobbiamo quindi saper raccontare, comunicare e vendere. Se, infine, nella nuova narrazione di questo patrimonio complessivo da destagionalizzare ed internazionalizzare come destinazione multi-tematica, riusciamo a non rinunciare, così come stiamo facendo, al valore dell’inclusione, si comprende benissimo che siamo di fronte ad una prospettiva di crescita per la Calabria, dalle diverse declinazioni ed opportunità”.

“Rispetto a questa sfida – ha scandito Greco – che come Ente sentiamo nostra, che è di recupero di consapevolezza e di riappropriazione della nostra ricchezza identitaria possiamo invertire rotta anche a partire ad esempio dalle nostre famiglie, valorizzando il cosiddetto turismo interno e di prossimità, mixando i diversi interessi, corrispondenti a differenti esperienze e motivazioni turistiche, molto spesso gestibili in un’unica escursione o itinerario nei nostri territori”.

E proprio in tema di inclusione – ha continuato il direttore Greco – oltre alla rete sentieristica dei parchi marini regionali, il Parco Marino della Secca di Amendolara, quella montagna sottomarina che nella mappatura dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria è indicata come la probabile Isola di Ogigia e di Calipso narrata nell’Odissea, si appresta ad ospitare un progetto pilota, unico in Calabria e tra i pochissimi in Italia di questo genere: il corso per istruttori e guide subacquee per immersioni per disabili ipovedenti e motori. Finanziato dall’Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria il servizio sarà gestito dall’ATS SuperAbile di Amendolara con l’associazione Albatros di Bari. Toccherà sia la Secca che il sotto-costa. Il corso prevede due livelli di difficoltà: l’Open Water per un’immersione fino a 18 metri e Advanced, fino a 40 metri. Il numero dei destinatari del corso gratuito potranno essere 4. Gli obiettivi sottesi sono quelli di garantire inclusione e incentivare questo segmento turistico”.

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