L’incontro, venerdì 4 luglio, nasce su iniziativa della Camera Civile di Vibo Valentia, con il Dipartimento Nazionale Tutela Ordinamento Professionale e Deontologia, l’Unione Nazionale Camere Civili e la Fondazione Uncc
Un convegno tra giurisprudenza e futuro, per fornire agli avvocati strumenti e stimoli di crescita ricordando che quello forense, rimane un lavoro complicato, soprattutto in un mondo veloce, che si consuma in pochi secondi e per il quale si rende necessario e urgente, proprio per questo, adeguare le professioni.
Il 4 luglio a Tropea dalle 16.00 alle 20.00 nella sala convegni de Il Borghetto Resort, si terrà un primo incontro, per fornire agli avvocati strumenti e spunti, finalizzati alla crescita professionale.
Titolo dell’incontro: “Chi difende il difensore? L’avvocato tra algoritmi, etica e accountability”, tenendo presente la grande questione dell’intelligenza artificiale.
L’incontro di Tropea si inserisce in un format itinerante che nasce su iniziativa della Camera Civile di Vibo Valentia, presieduta da Angela Pezzimenti, con il Dipartimento Nazionale Tutela Ordinamento Professionale e Deontologia, l’Unione Nazionale Camere Civili e la Fondazione Uncc.

«Il format si propone – spiegano gli organizzatori – di porre al centro il ruolo dell’avvocato, come presidio di legalità e garanzia di diritti, interrogandosi su chi oggi tutela il difensore e quali strumenti siano necessari per preservarne indipendenza, dignità e funzione sociale e costituzionale».
Dunque, un ciclo di convegni nazionali per «rafforzare la consapevolezza deontologica della categoria, con il preciso scopo di far ritrovare alla professione quella solenne nobiltà che l’ha sempre contraddistinta».