Due sono state colte in flagranza per aver dato fuoco a cumuli di rifiuti speciali, senza alcuna autorizzazione, violando le norme ambientali e inquinando l’aria con sostanze potenzialmente tossiche.
Gli incendi sono una delle piaghe che distruggono parte del patrimonio paesaggistico della nostra regione e d’estate il fenomeno si aggrava notevolmente e non solo per cause naturali, nella maggior parte dei casi si tratta di incendi dolosi appiccati per i motivi più disparati.
Sia la Regione che le forze dell’ordine hanno messo in piedi un sistema di monitoraggio e di controllo che spesso dà i suoi buoni frutti e proprio durante uno di questi controlli i Carabinieri hanno potuto intervenire su due distinti incendi, uno a Taurianova e uno a Polistena, accesi da due persone che avevano dato fuoco a cumuli di rifiuti speciali, senza alcuna autorizzazione, violando le norme ambientali e inquinando l’aria con sostanze potenzialmente tossiche.
I due roghi sono stati notati dei militari del Gruppo di Gioia Tauro, coadiuvati dal Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dai Carabinieri Forestali di Cittanova, che sono riusciti a localizzare e documentare in flagranza questi reati.
Nel corso della stessa operazione, eseguita su vasta scala, i carabinieri hanno anche deferito ulteriori 12 persone per una serie di illeciti ambientali ed edilizi, emersi a seguito di controlli mirati in diverse aree del territorio reggino.
Grazie ai controlli dal cielo, infatti, i militari dell’Arma hanno individuato due discariche abusive, denunciando i proprietari dei terreni in cui erano stati sversati i rifiuti. Inoltre, l’azione congiunta dei carabinieri su strada e dei nuclei forestali ha permesso di fermare altre 7 persone che, senza avere alcuna autorizzazione, stavano effettuando trasporti di rifiuti speciali.
Da ultimo, un imprenditore agricolo è stato denunciato per incendio boschivo, avendo perso il controllo di un fuoco acceso per la pulizia di sterpaglie, che si è poi propagato alla vegetazione circostante.