Salvato grazie al tempestivo intervento del caposala. L’uomo, preso in custodia dai carabinieri, è stato portato in caserma per accertamenti
Esausto, preoccupato fino alla disperazione nell’aspettare l’intervento chirurgico alla madre, ultranovantenne, ricoverata da oltre una settimana per la frattura di un femore, un uomo di S. Gregorio ha scelto di protestare nel peggiore dei modi tentando di darsi fuoco dopo essersi versato addosso una bottiglia di benzina davanti all’ingresso del reparto di Ortopedia.
L’episodio si è consumato questa mattina intorno alle 8.00 al primo piano dell’ospedale Jazzolino, proprio nel momento in cui diversi pazienti e familiari erano in attesa. Solo il tempestivo e coraggioso intervento del caposala della Rianimazione, Gregorio Polistina, che si trovava casualmente nei pressi, ha impedito il peggio. Polistina, che conosceva personalmente l’uomo, è immediatamente intervenuto, riuscendo a strappargli l’accendino che teneva in mano. Nonostante l’uomo, 66 anni di San Gregorio, ne avesse con sé un secondo, anche questo gli è stato tolto con prontezza, mentre il caposala cercava di calmarlo e nel frattempo allertava i carabinieri, giunti poco dopo sul posto.
Momenti di confusione e di choc, quello che sono seguiti. Sul posto si è recato anche il direttore sanitario dell’Asp di Vibo Valentia, Francesco Ascoli, insieme al primario di Ortopedia, Giuseppe Iannò, e al primario della Rianimazione, per fare il punto della situazione.
L’uomo è stato portato in caserma per accertamenti, mentre per l’anziana madre, dopo una rapida valutazione del quadro clinico, si è proceduto finalmente a sottoporla ad intervento già nella stessa mattinata