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Tirocinanti TIS, Nidil Cgil: “Serve una strategia per chi resta fuori dalle stabilizzazioni”

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&NewLine;<p><strong><em>Dopo le assemblee già tenute presso le Province di Cosenza&comma; Catanzaro e Crotone&comma; anche a Vibo Valentia si è fatto il punto della situazione<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Si è svolta a Vibo Valentia&comma; nella Sala consiliare della Provincia l’assemblea promossa da NIdiL CGIL Calabria sulla vertenza dei Tirocinanti di Inclusione Sociale &lpar;Tis&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dopo le assemblee già tenute presso le Province di Cosenza&comma; Catanzaro e Crotone&comma; anche a Vibo Valentia si è fatto il punto della situazione con i circa 30 tirocinanti attualmente in utilizzo presso l’Ente&comma; alla luce del piano di stabilizzazione avviato dalla Regione Calabria attraverso un incentivo una tantum di 40mila euro per ogni eventuale assunzione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;Abbiamo chiesto per anni al Governo la storicizzazione delle risorse per garantire un’assunzione stabile e strutturale dei circa 4mila tirocinanti – ha dichiarato il coordinatore Nidil Cgil Calabria Ivan Ferraro – ma&comma; nonostante le nostre pressioni&comma; lo Stato ha finora risposto con il silenzio&period; La Regione Calabria ha proposto una misura-tampone che&comma; come era facile prevedere&comma; non sarà sufficiente a garantire una stabilizzazione generalizzata&period; È il momento di spostare l’attenzione su chi resterà fuori da questo percorso”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per questo motivo&comma; NIdiL Cgil&comma; insieme alle altre organizzazioni sindacali&comma; ha chiesto la riapertura urgente del tavolo tecnico con la Regione per un primo bilancio dell’efficacia della piattaforma e&comma; soprattutto&comma; per discutere subito le azioni necessarie a tutelare la gran parte dei tirocinanti che non troveranno risposta nella fase in corso&colon; &&num;8220&semi;Le dichiarazioni del Presidente Occhiuto&comma; che ha annunciato la volontà di farsi carico anche della parte di bacino esclusa dalle assunzioni&comma; devono ora tradursi in atti concreti&period; Non è più il tempo dei proclami&comma; servono impegni formali&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&&num;8220&semi;In questo quadro&comma; le Province calabresi rappresentano un nodo specifico che non può più essere ignorato&period; Ospitano decine di tirocinanti&comma; in molti casi operativi da anni nei servizi amministrativi o nella manutenzione&comma; eppure non si registra alcun segnale concreto di volontà politica o di programmazione assunzionale&comma; nemmeno rispetto alle posizioni che potrebbero essere coperte grazie ai pensionamenti o alle risorse regionali&period; Dopo aver analizzato la situazione nei Comuni&comma; riteniamo necessario che il tavolo tecnico regionale apra una discussione dedicata ai quattro Enti provinciali&comma; per verificare concretamente quante stabilizzazioni possano già essere attivate oggi e quali possano essere previste nei prossimi mesi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Parallelamente&comma; è indispensabile avviare da subito un percorso sindacale e istituzionale per costruire una strategia complessiva che affronti la questione di quelle centinaia di tirocinanti che&comma; al termine della quinta annualità del tirocinio prevista per novembre&comma; rischiano di trovarsi nuovamente senza reddito&comma; senza tutele e senza alcuna prospettiva&period; Come NIdiL Cgil Calabria &&num;8211&semi; queste le conclusioni &&num;8211&semi; continueremo a portare la voce dei lavoratori in ogni sede&comma; perché nessuno venga lasciato indietro dopo anni di servizio prestato dentro le istituzioni&period; Serve una risposta politica e strutturale&comma; non interventi spot o soluzioni emergenziali all’ultimo minuto&period;<&sol;p>&NewLine;

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