La Polizia ha disarticolato tre distinti gruppi che importavano o coltivavano le stosanze stupefacenti tra i comuni di Platì e Siderno
Continua la lotta al traffico e allo spaccio di stupefacenti in regione, e con buoni risultati, infatti questa mattina è scattata una vasta operazione che ha portato all’esecuzione di 21 misure cautelari emesse nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di far parte di tre distinte organizzazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti, 14 di loro sono state raggiunte da ordinanze di custodia cautelare in carcere, mentre altre 7 sono finite agli arresti domiciliari.
Gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della DDA, sono entrati in azione nei territori di Platì e Siderno, smantellando di fatto i tre sodalizi, due dei quali vantavano ramificazioni internazionali, specializzati nell’importazione di ingenti quantitativi di cocaina direttamente dalla Colombia e dall’Ecuador, mentre il terzo lavorava prettamente sul territorio calabrese, specializzandosi nella coltivazione di piante di canapa indiana e nella successiva distribuzione di marijuana, gestendo sia il mercato all’ingrosso che quello al dettaglio.
La droga veniva abilmente occultata all’interno di container caricati su navi commerciali, sfruttando rotte marittime globali.

Il tutto parte dalla ricostruzione del tentativo di importazione dal Sudamerica di un ingente quantitativo di cocaina finanziata da soggetti mammolesi e curata da due indagati già destinatari di misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Malea”, le indagini che ne sono conseguite hanno portato gli investigatori a ricostruire le modalità di trasporto della droga che sarebbe dovuta arrivare a bordo delle navi che percorrono la rotta commerciale dalla Colombia alle coste italiane nascosta all’interno dei containers con modalità sempre diverse per eludere eventuali controlli. Il trasferimento della droga, tuttavia, pur a fronte di cospicue somme di denaro versate come acconto, non si è poi concretizzato per impedimenti di varia natura emersi nella fase delle trattative. In un caso, poi, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad intercettare la spedizione di un normalissimo pacco, affidato alla società DHL, del tutto estranea ai fatti, al cui interno vi era 1 kg circa di cocaina purissima contenuta in chicchi di caffè, pacco che è stato sequestrato presso il centro di smistamento dell’Aeroporto di Ciampino a Roma. L’organizzazione poteva contare su soggetti calabresi stabilmente dimoranti in Colombia che seguivano tutte le fasi della spedizione, dalle tecniche di occultamento ai documenti di viaggio fino alla individuazione della nave da utilizzare per il trasporto.