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Gioco illegale, sequestrati 76 apparecchi tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia

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&NewLine;<p>Denunciate 4 persone per esercizio abusivo di attività di scommessa e per frode informatica&comma; avendo utilizzato apparecchi da intrattenimento non conformi alle prescrizioni normative&comma; al fine di evadere imposta<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nei mesi scorsi&comma; funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Calabria &lpar;Adm&rpar;&comma; con il supporto dell’Ufficio Antifrode regionale&comma; in sinergica collaborazione con la Guardia di Finanza&comma; la Polizia di Stato&comma; e i Carabinieri hanno effettuato un’importante operazione di controllo nel settore dei giochi nelle province di Reggio Calabria e di Vibo Valentia nell’ambito delle attività del Comitato per Prevenzione e Repressione del Gioco Illegale&comma; la Sicurezza del Gioco e la Tutela dei minori &lpar;Co&period;PRe&period;G&period;I&period;&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I controlli hanno coinvolto 51 esercizi commerciali dislocati nelle province di Reggio Calabria e di Vibo Valentia&comma; nel corso dei quali sono stati complessivamente sottoposti a sequestro 76 apparecchi di gioco e denunciati alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria 4 persone per esercizio abusivo di attività di scommessa&comma; nonché per frode informatica&comma; avendo utilizzato apparecchi da intrattenimento non conformi alle prescrizioni normative&comma; al fine di evadere imposta&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nello specifico la gran parte delle apparecchiature risultate alterate presentavano una seconda scheda &lpar;cosiddetto clone&rpar; che&comma; bypassando la scheda regolarmente autorizzata da ADM&comma; permetteva di non inoltrare o inoltrare solo dati parziali al sistema telematico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli&period; In tal modo le giocate venivano totalmente alterare con il venir meno del sistema di garanzia a tutela dei giocatori e con elusione della corretta trasmissione dei dati a danno dell’Erario&period; Gli Uffici in questione provvederanno al recupero dell’imposta evasa ed eleveranno le sanzioni amministrative previste che vanno da 5&period;000 a 50&period;000 per ciascun apparecchio rinvenuto&comma; per un ammontare di oltre € 3&period;800&period;000&comma; oltre alla chiusura da trenta a sessanta giorni degli esercizi presso i quali sono stati rinvenuti gli apparecchi di gioco manomessi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Inoltre&comma; è stato scoperto un punto non autorizzato alla raccolta scommesse per un concessionario estero&comma; privo di concessione ad operare in Italia&period;<&sol;p>&NewLine;

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