I tecnici hanno attivato l’attività di monitoraggio. Necessario l’intervento di sette autobotti dei Vigili del Fuoco. Momenti di paura
Si lavora senza sosta dopo il grosso incendio divampato ieri pomeriggio, intorno alle 15.30, a Lamezia Terme sud, a ridosso della Statale 280 dei due Mari, zona Rotoli-Palazzo-Frasso. Secondo quanto ricostruito, le fiamme si sono sviluppate all’interno e all’esterno di un capannone dell’azienda “Ecologia Oggi” che si interessa di raccolta rifiuti. Sul posto squadre dei Vigili del fuoco di Lamezia e Catanzaro intervenute con oltre 20 unità, supportate da 7 automezzi. presenti anche carabinieri, polizia e polizia locale per stabilire l’esatta dinamica. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione dell’accaduto, pare che l’incendio si sia sviluppato all’esterno dove insiste una discarica abusiva per poi propagarsi all’interno dell’azienda. Le indagini proseguono perché comunque non si esclude nessuna ipotesi.
Momenti di preoccupazione tra i residenti della zona che, nelle fasi più concitate, sono stati invitati a tenere chiuse le finestre ed evitare di uscire.



Il rogo ha coinvolto prevalentemente frazioni secche riciclabili, in particolare plastica, carta e cartone. L’intensa colonna di fumo nero visibile a distanza ha suggerito che si è trattato della combustione di materiali polimerici e composti organici potenzialmente in grado di generare emissioni inquinanti.
L’opera delle diverse squadre dei Vigili del Fuoco, impegnate nelle operazioni di spegnimento e nella messa in sicurezza dell’area, ha puntato sin da subito a contenere l’incendio e prevenire l’estensione delle fiamme ad altri cumuli di rifiuti stoccati.


A seguito dell’evento, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), presente sul posto dell’incendio, ha attivato le procedure di monitoraggio ambientale in emergenza. I tecnici del dipartimento provinciale competente, in raccordo con le autorità locali e la Protezione Civile, hanno predisposto campionamenti dell’aria per la ricerca di microinquinanti, tra cui idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine, benzene e altri composti di interesse tossicologico. Parallelamente, è stata avviata la valutazione della ricaduta al suolo e la verifica dell’eventuale contaminazione delle acque superficiali.
Le attività dell’Agenzia includono anche l’accertamento del rispetto delle condizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in capo al gestore dell’impianto, con particolare attenzione ai sistemi di prevenzione e contenimento adottati.
Sulla base dei primi rilievi, è stato segnalato un potenziale impatto sulla qualità dell’aria nel raggio di alcune centinaia di metri dal sito interessato. Le autorità competenti sono state invitate a valutare l’adozione di eventuali misure precauzionali, come la limitazione delle attività all’aperto e l’invito a tenere chiuse porte e finestre, in particolare per la popolazione più esposta.
Il Sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, ha tempestivamente contattato il Direttore Generale di ARPACAL, Michelangelo Iannone, per richiedere l’immediato supporto tecnico dell’Agenzia e l’attivazione del monitoraggio straordinario.
ARPACAL ha assicurato che continuerà a presidiare la situazione con la massima attenzione, assicurando aggiornamenti costanti sull’evoluzione dell’evento e sugli esiti delle analisi ambientali in corso.