Secondo l’Osservatorio di Switcho, la Calabria è tra le regioni italiane che registrano il maggior incremento in bolletta durante i mesi estivi. Crotone (+55%) la provincia con la bolletta più pesante
Nonostante un mese di luglio iniziato in alcune regioni con una tregua dal caldo, i primi giorni dell’estate, caratterizzati da temperature ben oltre le medie stagionali, hanno messo in allerta gli italiani verso l’aumento dei consumi energetici. Cosa ci si può aspettare dal periodo estivo? Storicamente, nel mese di luglio, il fabbisogno di energia per la famiglia tipo* cresce in media del 35% rispetto a giugno, principalmente a causa del maggiore utilizzo dei condizionatori. Un trend che si mantiene stabile anche nel mese di agosto.
L’Osservatorio di Switcho – il servizio 100% digitale e gratuito che aiuta i suoi utenti a risparmiare sulle spese di luce, gas, telefonia e assicurazione – offre la sua prospettiva da insider di mercato e approfondisce il tema partendo dai dati ARERA, dai quali si evince che nei mesi di luglio e agosto in alcune regioni del Sud Italia e nelle principali isole si registrano i maggiori incrementi nei consumi di energia.
La Calabria segna un aumento medio del +45%, con un rincaro complessivo in bolletta di 29 euro a luglio e agosto.
Per quanto riguarda le province, si registrano aumenti significativi: al primo posto Crotone con un +55% e un più 41 euro in termini di costi; seguono: Reggio Calabria con un +56% e una spesa aggiuntiva di 40 euro. Più moderati i consumi nelle province di Cosenza, con un +40% e una spesa aggiuntiva di 24 euro e di Catanzaro, con un +38% e un rincaro di 23 euro. La più virtuosa, Vibo Valentia con +28%.

“L’aumento medio nazionale in bolletta complessivo nei due mesi di caldo estivo sarebbe, infatti, di 21 euro, se consideriamo la tariffa media di mercato per l’energia elettrica – spiega Redi Vyshka, co-founder e COO di Switcho – Una cifra tutto sommato abbordabile, ma è bene sottolineare che può variare di regione in regione e aumentare nel caso di famiglie con consumi superiori alla media”.
In particolare, a salvarsi dagli aumenti estivi sono quasi esclusivamente le regioni montuose, come Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige.

Oltre alle variazioni regionali di temperatura, è da valutare che anche un uso smodato dei condizionatori può avere un impatto importante.
Continua Vyshka: “Va infatti considerato che l’abuso di questi device può davvero causare picchi di spesa: un condizionatore di potenza elevata e con scarsa efficienza energetica tenuto acceso per 8 ore al giorno, ad esempio, può arrivare a costare fino a 170 euro nei mesi di luglio e agosto”.
Va tenuto presente che scegliere una buona tariffa luce e gas può fare la differenza. Anche se un cambio di fornitore oggi non consente un risparmio immediato sui consumi estivi – a causa dei tempi tecnici necessari per l’attivazione, che variano tra i 45 e i 60 giorni – è comunque il momento giusto per prepararsi al meglio all’arrivo della stagione invernale, quando l’impatto delle bollette è significativamente più elevato rispetto all’estate.