Arrestato un 21enne di Brescia e indagate 26 persone, una è resisente a Reggio Calabria
È in corso da questa mattina un’operazione portata avanti dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale di Brescia in collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo che vede coinvolto un 21 bresciano, che è stato arrestato, e altre 26 persone nei confronti delle quali sono state fatte perquisizioni personali e locali in quanto sospettati di appartenere a gruppi virtuali di estrema destra attestati su posizioni radicali neonaziste, accelerazioniste, suprematiste, xenofobe e antisemite.
Una di queste perquisizioni è avvenuta anche in Calabria ed in particolare nella Città dello Stretto dove uno degli indagati risiede.
L’indagine è partita nel 2023, allorquando i Carabinieri dell’Anticrimine del ROS hanno iniziato a monitorare alcuni profili social, sia su Telegram che su Tik Tok, del ventunenne, il quale propagandava idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale ed etnico, anche minimizzando e negando la Shoah, partecipava a diversi gruppi virtuali che incitavano alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, nazionali o religiosi e faceva “apologia del fascismo”, reato introdotto dalla legge Scelba, nel 1952 e attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione.
Inoltre è risultato particolarmente attivo in diversi gruppi su internet tutti legati dagli stessi ideali, quali
- “WHITE LIVES MATTER ITALIA”, intriso di contenuti espressivi di idee inneggianti alla classificazione della popolazione umana in razze e alla superiorità della razza bianca in termini discriminatori delle altre etnie/razze;
- “VANNAWAFFEN TM”, con contenuti di propaganda di idee inneggianti al nazismo, all’accelerazionismo, alla classificazione della popolazione umana in razze, alla superiorità della razza bianca in termini denigratori e discriminatori delle altre etnie/razze/religioni e apologetici di azioni violente in danno di Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia persone di colore, immigrati, persone di religione islamica e afferenti alla galassia LGBTQ+;
- “SANGUE E SUOLO”, al cui interno sono pubblicate idee di natura suprematista, neo-nazista, negazionista della Shoah, anti-semita e di apologia del fascismo;
- “SPIRITO FASCISTA”, inneggiante al fascismo, al nazismo, alla superiorità di razza, all’antisemitismo e a teorie negazioniste della Shoah, oltre a divulgazione di post di derisione politica, etnica e sociale;
- “HOOLIGANS/NS/WP/WLM” che presenta espliciti richiami al nazionalsocialismo e alla supremazia bianca (“WP” indica “White Power”), in cui vi sono pubblicazioni con contenuti nazisti, suprematisti, d’odio razziale, di omofobia, ed esplicite istigazioni a delinquere con inviti a compiere azioni incendiarie, in cambio di premi in denaro, in danno di esercizi commerciali e luoghi di ritrovo di immigrati (in territorio estero), nonché a partecipare a scontri fisici contro persone di colore;
- “RIVELAZIONI NON AUTORIZZATE”, in cui vi sono pubblicati filmati e immagini inneggianti al fascismo, al nazismo, all’antisemitismo e negazionisti dell’Olocausto;
- “IDENTITA’ EUROPEA”, al cui interno sono divulgati post di stampo antisemita, omofobo e razzista;
- “CASA DEL FASCIO” al cui interno erano divulgati post apologetici del fascismo, del nazismo e contenuti antisemiti negazionisti della Shoah.
Le indagini, che sono scaturite dall’analisi di tutti questi siti hanno consentito di identificare ulteriori 29 internauati membri, molti dei quali di età compresa tra 18 e 25 anni (cinque dei quali addirittura minorenni all’epoca dei fatti e quindi più facilmente influenzabili), residenti su tutto il territorio nazionale e che ora sono sotto indagine per il medesimo reato.