“Riteniamo non ci sia peggior cosa di un popolo rassegnato, senza oramai nessuna speranza di vedere migliorare le cose”
In un momento storico in cui il diritto alla salute rischia di trasformarsi in un privilegio, il gruppo territoriale di Più Europa ha formalizzato una richiesta di incontro indirizzata ai Commissari dell’ASP di Vibo Valentia. La lettera, inviata per conoscenza anche al Prefetto e al Presidente della Conferenza dei Sindaci, nasce dall’urgenza di avviare un confronto aperto sulle difficoltà crescenti del sistema sanitario.
«Non chiediamo soluzioni miracolose, ma il diritto alla verità, alla conoscenza e alla dignità per ogni cittadino – si legge nella nota –. Chi ha bisogno di cure non può essere lasciato nell’incertezza o nel silenzio delle istituzioni». Più Europa si fa portavoce di una richiesta di chiarezza che riguarda tutti: conoscere lo stato reale del sistema sanitario, i piani per il futuro, gli strumenti a disposizione per garantire prestazioni adeguate e accessibili.
L’iniziativa, promossa dalla presidente del gruppo Caterina Forelli, rientra in una più ampia azione politica volta a difendere il diritto alla salute, rafforzando trasparenza, partecipazione e rispetto verso i cittadini.
Questo il testo della lettera
Nelle settimane scorse avevamo lanciato un appello alle Istituzioni, alle forze politiche e ai cittadini per fare fronte comune e cercare non una “soluzione” al problema sanità calabrese, ma almeno delle risposte alle mille difficoltà che i cittadini incontrano tutti i giorni, nel momento in cui devono misurarsi con il sistema sanità. Riteniamo non ci sia peggior cosa di un popolo rassegnato, senza oramai nessuna speranza di vedere migliorare le cose, se non quella di “armarsi di “pazienza” e continuare ad organizzare gli oramai storici viaggi della speranza. Chi si organizza le ferie, le vacanze, e chi, come i calabresi, diventati oramai esperti, viaggi in cerca di risposte ad un pur legittimo (chissà se lo sarà mai) e tanto declamato Diritto alla Salute.
Eppure basterebbe anche poco per dare ai cittadini del Sud l’idea che le cose potrebbero migliorare, che ci potrebbe essere, seppur piccola, un’inversione di rotta: conoscere la verità.
Neppure a questa abbiamo il diritto, il diritto alla conoscenza. Una mancanza di informazioni, una opacità, che non fa che aumentare la disperazione di chi ha bisogno di vedere riconosciuto un diritto, un servizio, una prestazione sanitaria. Ed è per questo che Più Europa rivolge un appello a chi in questo momento potrebbe almeno dare un’idea di quello che ci aspetta. Sono davvero tanti i problemi da risolvere, ce ne rendiamo conto, e sappiamo benissimo che nessuno ha la bacchetta magica. Non chiediamo che vengano scritti e raccontatici libri dei sogni, chiediamo però che ci venga garantito il diritto di “conoscere” cosa aspettarci e cosa no, di essere trattati con dignità e con rispetto, di sapere il futuro che attende noi e le nuove generazioni. Perché non stiamo parlando di una categoria astratta, stiamo parlando dei nostri figli, di chi sta ereditando una sanità che non ha mai funzionato bene.
Certo, non mancano le eccezioni, ma noi vogliamo che le eccezioni diventino la regola. Chiediamo pertanto un incontro per essere anche noi strumento di conoscenza verso chi aspetta da tempo delle risposte, e le attende da chi ha in carico in questo momento la gestione e la programmazione della sanità vibonese.
Il Coordinamento territoriale Più Europa Vibo Valentia