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Appalti pubblici nel mirino della ‘ndrangheta della locride (VIDEO)

carabinieri reggio calabria 9964aa2d

&NewLine;<p><strong>I Carabinieri eseguono cinque misure cautelari per estorsione e turbativa d’asta<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"HcNj&lowbar;N6wzkI" title&equals;"Appalti pubblici nel mirino della &OpenCurlyQuote;ndrangheta della locride"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;HcNj&lowbar;N6wzkI"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;HcNj&lowbar;N6wzkI&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Appalti pubblici nel mirino della &OpenCurlyQuote;ndrangheta della locride"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I carabinieri della compagnia di Locri&comma; insieme ai colleghi di Roccella Jonica&comma; hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari personali&comma; di cui 4 in carcere ed 1 ai domiciliari&comma; nei confronti di 5 persone ritenute responsabili in concorso tra loro&comma; dei reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e di turbata libertà degli incanti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il tutto parte nel mese di marzo 2023&comma; a seguito di alcune indagini portate avanti dai Carabinieri Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri sulla piaga delle estorsioni aggravate dal metodo mafioso&comma; a danno di imprenditori della Locride&comma; impegnati nel settore dei pubblici appalti&period; Un dirigente di un Ufficio tecnico di un Comune della Locride&comma; riferì dell’impossibilità di un titolare di &OpenCurlyDoubleQuote;fatto” di una impresa edile della zona a partecipare ad una procedura di appalto&comma; riguardante il rifacimento di alcune strade del Comune di Siderno a causa di alcune minacce che il professionista avrebbe subito da parte di soggetti non meglio precisati&comma; interessati a svolgere quel &OpenCurlyDoubleQuote;lavoro”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’attività investigativa condotta&comma; oltre che con metodi tradizionali&comma; anche mediante intercettazioni di tipo tecnico&comma; ha consentito di documentare un &OpenCurlyDoubleQuote;<em>incontro<&sol;em>”&comma; avvenuto nel marzo 2023&comma; presso un immobile direttamente riconducibile ad uno degli indagati&comma; dove l’imprenditore ed indirettamente suo figlio&comma; che era il formale titolare della ditta&comma; sono stati costretti a non partecipare alla gara d’appalto per i lavori di rifacimento del manto stradale nel Comune di Siderno&period; Inoltre&comma; emergeva in tutta la sua evidenza&comma; il ruolo di &OpenCurlyDoubleQuote;<em>intermediario<&sol;em>” svolto dal fratello dell’imprenditore&comma; che lo avrebbe indotto a non partecipare alla gara&comma; ipotizzando in caso contrario una situazione di concreto pericolo per l’azienda&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le accuse sono state aggravate dalla contestazione del metodo mafioso vista la metodologia usata per convincere l’imprenditore a recedere dalla decisione di partecipare all’appalto convocandolo in un luogo a lui sconosciuto e per di più al cospetto di persone delle quali si elogiava la loro contiguità alla locale di &OpenCurlyQuote;<em>Ndrangheta <&sol;em>di Siderno<&sol;p>&NewLine;

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