Il sindaco Romeo ha festeggiato la riapertura, dopo aver portato a termine i lavori di rigenerazione finanziati ed avviati dalla precedente giunta Limardo
Villa Gagliardi torna ad offrirsi ai vibonesi in tutta la sua bellezza – storica, ambientale, culturale, paesaggistica – dopo anni di chiusura forzata tra polemiche, rimpianti e la nostalgia per un luogo splendido che non si poteva più frequentare e che da oggi è nuovamente – finalmente! – fruibile.
La “nuova inaugurazione”, così si deve definire dopo che la prima “vera” inaugurazione che risale ad oltre un quarto di secolo fa, è avvenuta ieri, scegliendo l’ora del tramonto, quell’imbrunire che è stato un modo vieppiù suggestivo per evidenziare ancora di più l’aspetto romantico, sentimentale, poetico nel ripercorrere viali che conservano il sapore di incontri e pensieri, amori ed emozioni tra storia, mito e leggenda.
I lavori di riqualificazione sono stati possibili grazie a un finanziamento di 900mila euro, ottenuto e poi programmato dalla precedente giunta comunale e portato a termine dall’attuale.
A riaprire simbolicamente Villa Gagliardi il sindaco Enzo Romeo, che, con un gesto di fair play particolarmente apprezzato, ha voluto al suo fianco l’ex sindaco Maria Limardo: «È un luogo che emoziona e ho voluto condividere questo momento – ha affermato il sindaco – con Maria Limardo».
Sorpresa e finanche emozionata, Maria Limardo ha ringraziato per il pensiero e poi ha orgogliosamente rivendicato l’aver ottenuto il finanziamento per questi lavori di riqualificazione.
Entrambi hanno ricordato quella prima inaugurazione con la giunta del sindaco del tempo, Alfredo D’Agostino (era presente anche uno dei suoi assessori di allora, Maurizio Bonanno).


La riapertura di Villa Gagliardi rappresenta il ridare alla città uno dei gioielli storici più amati, che affonda le sue radici in un passato ricco e leggendario.
Nata tra il 1873 e il 1876 dalla volontà del senatore Enrico Gagliardi, che, da sindaco in carico a quel tempo, fece demolire l’antico convento dei cappuccini per edificare una residenza signorile, circondata da un parco, che si volle in stile romantico ed il cui progetto fu affidato al paesaggista francese Barriot.
A guidare i lavori la marchesa Caterina Gagliardi, appassionata di botanica e di cultura, che curò la scelta della piante creando un vero e proprio giardino sensoriale, la cui custodia e manutenzione oggi deve essere un obbligo assoluto e per il quale il sindaco Romeo ha assicurato che si sta già pensando di individuare a chi affidarne l’incarico per avere cura dei quasi tre ettari che si sviluppano con il corredo statue, ponti, finte rovine, grotte, belvederi. Si spera anche che torni ad essere un punto di riferimento non solo per gli amanti del verde, ma per incontri culturali rinnovando i fasti di quegli eleganti salotti letterari a quel tempo frequentati da personaggi straordinari, come, ad esempio, Matilde Serao.
Unanimi i ringraziamenti – da parte di Enzo Romeo come di Maria Limardo – all’allora assessore Giovanni Russo, al settore Lavori Pubblici diretto dall’ingegnere Lorena Callisti e la regia dell’attuale Salvatore Monteleone. Giusto per ricordare che certi risultati sono possibili solo attraverso un lavoro di squadra (in questo senso, Maria Limardo, ha salutato anche gli assessori Primerano e Scalamogna (“…mio vicesindaco amatissimo!”) e Fanelli (anche lei presente per l’occasione – restituendo alla comunità uno dei luoghi più rappresentativi dell’identità vibonese.



Presenze discrete, ma certamente notate, quelle del Presidente del Consiglio comunale Iannello, di tutti gli assessori dell’attuale giunta, del consigliere regionale Mammoliti, di alcuni – ma in verità non tantissimi – consiglieri comunali con in testa il consigliere delegato agli eventi, Colelli.
La rinnovata Villa Gagliardi riconsegna alla città i suoi spazi affascinanti, immersi in un’affascinante atmosfera sospesa tra storia cultura e natura.
Che i vibonesi ne abbiano cura!