Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
Corfù, capoluogo delle Isole Jonie, è un mosaico di natura mozzafiato, resti storici e spiagge sublimi. I nostri consigli per godersi questa destinazione suggestiva.
È l’isola più settentrionale del Mar Jonio e anche una delle più grandi della Grecia. Con i suoi 220 km di costa, Corfù è molto popolare per le sue spiagge, ma sorprende anche con i suoi paesaggi verdi e montuosi.
Come spesso accade nelle isole greche, il capoluogo porta il nome dell’isola. Equidistanti dal porto e dall’aeroporto, a pochi minuti di auto, i vicoli del villaggio di Corfù si estendono armoniosamente nel prolungamento della cittadella che si protende verso il mare, di fronte all’Albania.
La città offre un ambiente tranquillo con facciate color pastello impreziosite da persiane verdi.

Sulle file che si stendono da un lato all’altro dei vicoli, i panni stesi al vento, i piccoli negozi si susseguono sotto i portici e non ci si stanca mai di passeggiare nel labirinto del centro città con la sua falsa aria italiana.
Dalle bancarelle di kumquat alle pasticcerie con vetrine invitanti, le strade acciottolate conducono naturalmente all’ampia spianata dove i corfioti amano incontrarsi la sera per un drink sulla terrazza di uno dei bistrot che costeggiano il famoso Liston, costruito dal francese Ferdinand de Lesseps nel XIX secolo, trae ispirazione dalla Rue de Rivoli di Parigi. La domenica mattina, è anche il luogo perfetto per assistere a una partita di cricket giocata sul prato immacolato di fronte al mare, eredità dell’era britannica.



Una visita a Corfù inizia con una visita alla cittadella, il complesso simbolo dell’isola costituito dal Paleo e dal Neo Frourio. Il Paleo Frourio, “il vecchio forte”, protegge l’isola fin dall’epoca bizantina. Costruito nel XII secolo, occupa la sommità di un promontorio proteso nel mare, koryphous in greco, che i Veneziani trasformarono in Corfù. In seguito aggiunsero un neo frourio, un “nuovo” punto difensivo, poi una cittadella nel 1558 per resistere alle incursioni ottomane, oltre a un canale fortificato che collega il complesso alla città. I due siti antichi perfettamente conservati sono un vero e proprio viaggio nel tempo.
Sulla penisola di Kanoni, pochi chilometri a sud della capitale, altri reperti provenienti dai templi di Era e Apollo sono esposti nella tenuta di Mon Repos, un’imponente dimora costruita nel 1831 come residenza estiva della famiglia reale greca. Fu qui che nacque il principe Filippo, che in seguito sposò la regina Elisabetta d’Inghilterra.
Corfù vanta inoltre più di 800 edifici consacrati sparsi su tutto il territorio, tra cui la grande chiesa bizantina di Agios Spyridon, il protettore dell’isola, che domina la città di Corfù dal XVI secolo con il suo monumentale campanile. Il monastero di Paleokastritsia è un gioiello del XIII secolo, mentre quello di Panagia Vlacherna sembra galleggiare sull’acqua, proprio all’estremità della diga di Kanoni, a sud di Corfù, vicino al molo da cui si imbarca per Pontikonisi. L'”isola a forma di topo” è uno dei siti più visitati di Corfù. È lo scoglio dove si dice che Ulisse si sia arenato, a breve distanza da Itaca, la sua isola natale.


Un po’ più a sud, a 11 km da Corfù, l'”Achilleion” è una tappa romantica imperdibile. Questo palazzo, costruito dall’imperatrice Sissi nel XIX secolo, rende omaggio ad Achille, il leggendario eroe della guerra di Troia, e ai grandi filosofi greci dell’antichità. Dai giardini adornati da statue che celebrano l’antica cultura greca, la vista sulla baia è fenomenale.
Nella parte settentrionale dell’isola, a 51 km da Corfù, Palea Peritha, sui Monti Pantokrator, è il villaggio più antico dell’isola. Abbandonato per ragioni ignote, si dice che fosse un covo di pirati.
È composto da 130 case in pietra e otto chiese, ora dichiarate patrimonio storico. Attualmente in fase di restauro, è ora visitabile come curiosità architettonica.
Alcune taverne e una guesthouse, già restaurate, accolgono i visitatori in un ambiente suggestivo e spettrale.