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La Guardia di Finanza di Lamezia Terme ha controllato 115 società di trasporto aereo nazionali e straniere

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&NewLine;<p><strong><em>Accertati omessi versamenti per la tassa di lusso da parte di aerotaxi ed elitaxi<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Omissione del versamento della cosiddetta &OpenCurlyDoubleQuote;tassa di lusso”&comma; prevista dal decreto legge 6 dicembre 2011&comma; n&period; 201 &lpar;&&num;8221&semi;Disposizioni per la tassazione di auto di lusso&comma; imbarcazioni ed aerei&&num;8221&semi;&comma; convertito&comma; con modificazioni&comma; dalla legge 22 dicembre 2011&comma; n&period; 214&rpar;&comma; imposta dallo Stato Italiano sui voli privati utilizzati per il trasporto passeggeri&comma; è questa l’accusa mossa dai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme insieme ai colleghi della locale Sezione Aerea&comma; dopo una serie di controlli nei confronti di numerosi vettori aerotaxi ed elitaxi che hanno operato&comma; negli anni tra il 2021 e il 2023&comma; presso lo scalo aeroportuale calabrese&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Introdotta nel 2011&comma; l’imposta deve essere calcolata in base alla distanza percorsa dal volo&colon; 10 euro per tratte fino a 100 chilometri&comma; 100 euro tra 100 e 1&period;500 chilometri e 200 euro oltre tale soglia&period; Il pagamento è a carico del vettore&comma; che ha l’obbligo di riversare le somme allo Stato&period; La tassa rientra tra i tributi di natura ambientale&comma; con l’obiettivo di limitare l’impatto inquinante del trasporto aereo privato e finanziare interventi per la salvaguardia ambientale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I controlli delle Fiamme Gialle hanno riguardato soprattutto i dati acquisiti presso le società di handling dell’aeroporto di Lamezia Terme di 115 vettori aerei che hanno effettuato 647 voli e trasportato oltre 2000 passeggeri tra quelli in arrivo e quelli in partenza dallo scalo lametino&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di scoprire che 15 società nazionali e 99 società estere hanno incassato l’imposta pagata dai passeggeri senza versarla all’erario&comma; rendendosi inadempienti per un importo pari ad € 299&period;000 euro&comma; di cui € 230&period;000 per quel che riguarda l’imposta dovuta ed € 69&period;000 per le sanzioni accessorie applicate&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una volta comunicato l’esito dei controlli&comma; però alcune società trovate in difetto hanno riconosciuto la correttezza degli addebiti accertati versando di conseguenza quanto dovuto all’Erario&period;<&sol;p>&NewLine;

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