Non è possibile e non riteniamo giusto allungare ancora i tempi per questi tirocinanti che da anni si impegnano quotidianamente nelle loro attività, senza avere mai avuto diritti certi e duraturi
La delicata questione dei TIS, tirocinanti di inclusione sociale, delle amministrazioni pubbliche in Calabria deve essere risolta una volta per tutte. Non è più possibile rimandare il problema o ancora peggio paventare soluzioni che creano solo false aspettative senza risolvere nulla. Secondo il nostro Gruppo consiliare dei Democratici e riformisti per Vibo a nulla serve fissare scadenze perentorie quando è chiaro che le risorse messe a disposizione dalla Regione non sono sufficienti e non possono garantire un futuro stabile e duraturo ai tantissimi tirocinanti tuttora al lavoro all’intero degli enti calabresi.
A denunciare la situazione di immobilismo è il gruppo consiliare Democratici e Riformisti per Vibo, guidato da Alessandra Grimaldi, che chiede una svolta immediata, concreta e definitiva.
Rivolgendo l’attenzione all’interno del nostro Comune di Vibo Valentia- si legge in una nota del gruppo politico nel Consiglio comunale della città – il punto di partenza imprescindibile, come spesso da noi evidenziato, deve essere necessariamente la stabilizzazione delle 9 unità attualmente presenti. Non è possibile e non riteniamo giusto allungare ancora i tempi per queste risorse che da anni si impegnano quotidianamente nelle loro attività, senza avere mai avuto diritti certi e duraturi. Ma se Vibo Valentia con grandissimi sforzi e rinunciando purtroppo ad altri tipi di investimenti potrà avviare un percorso di sottoscrizione (consapevole che le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione sono limitate e poi l’impegno graverà sulle casse comunali già messe dura a prova) cosa accadrà per i tirocinanti in servizio presso i comuni che non avranno la capienza finanziaria di stabilizzarli? La logica del rinvio e del continuo rimpallo della problematica sta solamente peggiorando la situazione.
Per questo motivo auspichiamo un ulteriore chiarimento e una nuova assunzione di responsabilità da parte della Giunta e degli uffici regionali, affinché riescano ad accompagnare per mano i Comuni e gli enti interessati, al fine di avviare un percorso virtuoso fatto di risorse certe e iter ben definiti, in modo da garantire a tutti un buon esito della situazione. Ancora una volta la propaganda e le mezze riforme rischiano solamente di rinviare il nodo del problema di qualche anno, con l’aggravante, tra l’altro, del tentativo di scaricare il problema sulle spalle dei Sindaci. Ripetiamo, – conclude la nota dei Democratici e Riformisti – risorse certe e iter definiti e condivisi, solamente così, a nostro avviso, si potrà mettere la parola fine ad una problematica generata in passato dalla politica di cui, purtroppo, ancora oggi non si intravede la soluzione.