Dal Sindaco di Brognaturo, Rossana Tassone, riceviamo a pubblichiamo
La Calabria, già partita in ritardo di due anni sulla legge nazionale di istituzione dei consultori familiari, è passata alla cronaca a causa della mancanza di personale e adeguate strumentazioni che avrebbero rischiato e rischiano di far venire meno il ruolo dei consultori come presidio pubblico di salute e diritti, di cura e di ascolto, caratterizzati diversamente dagli ospedali, da una forte componente sociale.
Nella provincia di Vibo Valentia i consultori sono a: Vibo Valentia, Tropea, Serra San Bruno, Mileto, Soriano e Nicotera, ed offrono:
- Consulenza psicologica e psicoterapia; sessuologica; Sostegno alla genitorialità;
- Prevenzione e diagnosi: percorsi di prevenzione e diagnosi di patologie ginecologiche, come il tumore del collo dell’utero, e consulenza per la salute sessuale e riproduttiva.
- Accertamenti diagnostici: al bisogno per patologie benigne e consulenza su malattie sessualmente trasmissibili.
In queste settimane, la “bacheca informazioni con riportati orario e giorni delle visite” invita i cittadini a dirigersi esclusivamente presso il consultorio di Soriano, facendo emergere una realtà contrastante piena di interrogativi che non consente di capire quando il consultorio di Serra San Bruno sia aperto e, soprattutto, operativo. E quanto sia reale la notizia di uno spostamento di attrezzature e mobili dal consultorio di Serra San Bruno presso quello di Soriano che potrebbe lasciar pensare ad un depotenziamento o una possibile chiusura del consultorio.
Da utente e da prima cittadina mi chiedo: come mai non sono riportati gli orari dei servizi e giorni d’apertura di Serra San Bruno essendo un servizio essenziale per il territorio?
Sarà l’ennesima lenta erosione in cui risulterà ancora attivo il consultorio di Serra San Bruno privato di servizi, spazi, personale e della sua funzione?
Se cosi fosse, sarebbe un attacco diretto alla salute pubblica, ai diritti delle donne e dei bambini. Rappresenterebbe un passo indietro verso quella rete solidale, gratuita, laica e liberamente accessibile a tutte le soggettività costruita e difesa in questi anni. Ma, soprattutto, un servizio tolto ad una fetta di territorio carente di presidi di medicina di prossimità.
Il consultorio di Serra San Bruno ha rappresentato e rappresenta un senso di civiltà che riconosce servizi di base con capacità di visione integrata, dedicati alla promozione della salute, con prioritaria attenzione alla salute della donna e dell’età evolutiva. Un modello di welfare pubblico, universale e accessibile senza sacrificare quelli esistenti.
In occasione del cinquantesimo anniversario della Legge 405/1975, che ha istituito i Consultori pubblici familiari, pertanto, è necessario restituire un ruolo centrale di presidio della salute pubblica al consultorio di Serra San Bruno, nel percorso di vita dalla nascita all’invecchiamento. Deve ritornare ad essere luogo in cui avviene la presa in carico della persona, in cui vengono accolti e riconosciuti i bisogni di salute.
Avamposto sociosanitario in grado di accompagnare giovani e donne nei loro percorsi di vita, affrontando problemi relazionali e sociali. Presidio di medicina di prossimità potenziato per rispondere alle fragilità del territorio
Rossana Tassone, Sindaco di Brognaturo