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Ritrovato senza vita il corpo di Antonio Blaganò

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È stato rinvenuto in un dirupo lungo il fiume Savuto

Fino all’ultimo si era sperato in un miracolo, anche dopo il ritrovamento degli occhiali trovati dai vigili del fuoco sul bordo di un sentiero impervio a più di due chilometri dal luogo in cui è stata rivenuta l’auto il 25 luglio scorso.

Ora con la scoperta del corpo senza vita di Antonio Blaganò, anche l’ultimo barlume di speranza è svanito.

L’uomo, un medico 67enne di Lamezia Terme, aveva lasciato la postazione di guardia medica di Nocera Terinese alle cinque del mattino facendo perdere, da quel momento, le proprie tracce. Le immagini delle telecamere della zona lo avevano immortalato uscire dal luogo di lavoro con ai piedi una scarpa a destra e una ciabatta a sinistra e in mano il solito borsello dove teneva tutti i propri oggetti personali, solo che quel giorno aveva lasciato il portafoglio e il cellulare del lavoro all’interno della guardia medica e il cellulare personale all’interno dell’auto che era stata abbandonata con il motore acceso, circostanze che hanno destato non pochi dubbi e interrogativi.

Il corpo del medico, purtroppo, è stato ritrovato senza vita in un dirupo lungo il corso del fiume Savuto, al termine di giorni di intense ricerche che avevano mobilitato le forze dell’ordine e i soccorritori della zona.

Ora la zona è stata posta sotto sequestro mentre gli investigatori stanno lavorando per ricostruire gli ultimi movimenti di Antonio Blaganò e comprendere cosa sia accaduto nelle ore successive alla sua scomparsa, e soprattutto se la sua morte sia dovuta ad un tragico incidente oppure è successo qualcosa che l’ha provocata. Fondamentali saranno i risultati dell’autopsia che innanzitutto stabiliranno con certezza la causa del decesso.

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