E, rinfrancato, Roberto Occhiuto rilancia: «Succubi delle inchieste giudiziarie a causa di chi le utilizza per fare cattiva politica»
Un messaggio chiaro quella che esce dalla tre giorni degli stati generali del Mezzogiorno, di Forza Italia, durante i quali le dimissioni di Occhiuto non potevano non
tenere banco. E lo stesso governatore ha aggiunto altre sue considerazioni: «Tante volte la politica è stata succube delle inchieste giudiziarie, ma non per responsabilità dei magistrati, quanto per responsabilità di chi, in maniera meschina, mediocre, nella politica, hanno utilizzato le inchieste dei magistrati per fare politica, per fare cattiva politica – ha detto Occhiuto – Credo che con questo mio gesto ho dimostrato che ci può essere una politica autorevole che non è succube rispetto a quello che succede».
Un atteggiamento che Occhiuto ha legato all’esperienza di Silvio Berlusconi: «il maestro di tutti noi. Domandatevi – ha aggiunto – qual è stato l’uomo, il leader politico che nel corso degli ultimi anni ha resistito di più ad inchieste giudiziarie. E quando le inchieste giudiziarie hanno messo in discussione la sua funzione, il suo carisma, lui si è sempre rivolto agli elettori, e dagli elettori ha sempre ricevuto fiducia. Ecco, dobbiamo dimostrare che abbiamo imparato qualcosa da Berlusconi. Si possono avere i migliori maestri. Ma non vince chi ha avuto il miglior maestro – ha sottolineato ancora Occhiuto – vince chi dimostra di avere appreso la lezione dei suoi maestri».

A ribadire il sostegno unanime il pensiero di Vito Bardi, presidente della Basilicata, «l’amico Occhiuto ha fatto un discorso politico, ma soprattutto un discorso da uomo. Tutti nella vita abbiamo avuto possibilità di incappare in una serie di azioni che hanno modificato il corso degli eventi. Ma alla fine – ha aggiunto – quello che prevale in tutte le cose è il sentimento della coscienza. Avere la coscienza a posto, e Roberto ce l’ha. Questo è il motore che deve guidare la sua azione nel candidarsi. Perché ricandidarsi significa avere il consenso dei cittadini e anche chi ha avuto dei dubbi, sicuramente, avendo la consapevolezza di trovarsi davanti una persona perbene, non avrà problemi a dimostrare il suo apprezzamento».
Aggiunge il deputato di Forza Italia Tullio Ferrante, Sottosegretario al Mit: “Dalla Calabria è arrivata una ventata di passione ed entusiasmo, che dà nuovo slancio alla nostra azione politica sotto la saggia ed autorevole guida del nostro segretario nazionale Antonio Tajani. Forza Italia oggi amministra quattro regioni del Sud e quotidianamente dimostra con i fatti di lavorare per costruire una nuova stagione di sviluppo, come conferma anche l’esperienza di governo del presidente Roberto Occhiuto: la sua decisione di dimettersi e ricandidarsi è un gesto raro, di straordinario coraggio e coerenza politica, che sono certo i cittadini apprezzeranno riconfermando la sua leadership ed il suo buon governo. Con gli Stati Generali del Sud Forza Italia si rafforza dimostrandosi ben più di una comunità politica: è una grande famiglia, unita dal comune amore verso i territori, verso l’Italia e verso quella libertà che è e resta la nostra missione nel solco del nostro comune ed eterno ispiratore, Silvio Berlusconi”.