Un intenso dibattito, oltre che un sentito ricordo, attraverso il libro scritto da Gaetano Rocco Faga. L’organizzazione dell’associazione Girifalcese in Svizzera. L’omaggio dell’UIR
Era il 31 ottobre del 1977, erano da poco passate le 15 quando si interruppe il contatto radio con l’elicottero AB 205 su cui viaggiava il generale di corpo d’armata Enrico Mino, comandante generale dell’Arma, il colonnello Francesco Friscia, comandante della Legione Carabinieri di Catanzaro, il tenente colonnello Luigi Vilardo, aiutante di campo del generale Mino, il tenente colonnello Francesco Sirimarco, comandante del Centro elicotteri carabinieri di Pratica di Mare, il tenente Francesco Cerasoli, pilota della Base elicotteri di Vibo Valentia e il brigadiere Costantino Di Fede del Centro elicotteri di Pratica di Mare.
Il generale Mino si trovava in Calabria per conoscere di persona i luoghi dove muovevano le cosche della ‘ndrangheta, all’epoca particolarmente attiva nei sequestri di persona, e insieme ai suoi collaboratori stava effettuando una ricognizione sorvolando i territori di Rosarno, Taurianova e Reggio.
A tarda sera furono trovati i resti del velivolo che era precipitato nella nebbia, alle pendici del versante est di Monte Covello, in località Rimitello, senza superstiti.

Ancora oggi, non vi è una verità conclamata su cosa abbia provocato quello che con troppa frettolosità fu definito un incidenti. I dubbi rimangono ancora oggi e Gaetano Rocco Faga ha provato a ricostruire la vicenda con un libro, che racconta del tragico incidente dell’elicottero di Monte Covello, che viene ricordato con la Commemorazione dei Caduti ed un imponente monumento, ma che lascia, a distanza di tanti anni, molti dubbi.

Se ne è parlato proprio in questo luogo con una serie di testimonianze che hanno dato atto al lavoro di Faga, che con il suo libro cerca di fare luce su quei misteri, mettendo in evidenza non solo il dolore delle famiglie e dei colleghi delle vittime, ma anche lo sconcerto di un’intera comunità, quella di Girifalco.
A moderare il dibattito, voluto ed organizzato dall’associazione Girifalcese in Svizzera con il Comune di Girifalco ed aperto da un audio in cui si ascolta una significativa e “forte” testimonianza dell’on. Marco Pannella nella sua veste, allora, di componente della Commissione parlamentare sulle stragi, il giornalista Maurizio Bonanno, che nella sua veste di Presidente della sezione vibonese dell0UIR (Unione degli Insigniti al Merito della Repubblica) ha portato il sentito commosso omaggio alle vittime di questo “strano incidente” le cui dinamiche ancora oggi rimangono poco chiare lasciando spazio a legittimi dubbi.



E così, “Mosaico Fiamma 39”, questo il titolo del libro di Gaetano Rocco Faga, ha riaperto il cassetto dei ricordi ponendo ai lettori quesiti e fornendo nuovi e utili spunti di riflessione.