In risposta al nostro articolo “Bivona Paradiso perduto”, ci hanno recapitato foto che mostrano spiagge ripulite, ma… l’odore nauseabondo? Il mare sporco? Le condizioni di abbandono?
Il nostro articolo che riferisce il malcontento dei residenti di Bivona, sviluppatasi negli anni ’70-’80 del secolo scorso con l’obiettivo di diventare la residenza estiva dei vibonesi e trasformatasi con l’avvento del nuovo millennio in un “paradiso perduto” tra abbandono, trascuratezza e condizioni ambientali invivibili, ha sollevato la reazione di chi si sta premurando di riportarla ad una condizione migliore.
Ci si appiglia sul fatto che: “non è tutto vero: le spiagge sono pulite e vengono pulite regolarmente”!
Conosciamo ed apprezziamo il lavoro encomiabile degli addetti alla pulizia, che ringraziamo per l’impegno profuso; così come conosciamo ed apprezziamo l’onestà intellettuale dell’assessore comunale all’Ambiente Marco Miceli, che, con puntualità e tempestività, ci ha recapito le foto fresche di giornata che mostrano le spiagge pulite di Bivona, foto che volentieri pubblichiamo.



Tutto questo però non smentisce quanto scritto precedentemente, anzi… paradossalmente lo rende ancora più socialmente colpevole. Perché se è vero – ed è vero – che ci si impegna a ripulire la spiaggia di un luogo che nelle intenzioni originarie doveva essere il salotto delle estati alla vibonese (i più avanti con l’età ricordano i fasti del Lido degli Aranci o il ritrovo dei ragazzi al Lido Marinella), tutto ciò diventa inutile, quasi un’ironia!



Perché, se arrivi a Bivona e vieni accolto da un tanfo sgradevole, da un odore nauseabondo; se ti fai coraggio e, invitato dalla spiaggia ripulita, vai verso il mare e lo trovi sporco, accogliente luogo di liquami non identificati e… puzzolenti, rifiuti (dove per rifiuti non si intende la spazzatura che viene raccolta per come ben sistemata dai civilissimi residenti), insomma tutto quell’insieme che provoca l’olezzo disgustoso, che te ne fai di questa spiaggia pulita?
I residenti – esasperati – hanno riferito che stanno raccogliendo quanto necessario per recarsi dai Carabinieri, ansiosi di sapere che un’inchiesta potrà consentire alla Procura di individuare cause e responsabili. Intanto, a dispetto delle spiagge pulite, Bivona Paradiso Perduto chiede dignità e rispetto, per chi ci vive tutto l’anno e per chi vorrebbe semplicemente godersi un’estate in pace.
È ora di agire, prima che sia troppo tardi.