Era sfuggito alla cattura durante l’Operazione Platì dello scorso 10 luglio
La Polizia di Reggio Calabria insieme a quella Colombiana, dopo l’arresto, avvenuto l’11 luglio scorso, in Colombia, di un indagato sfuggito alla cattura per l’operazione Platì, durante la quale erano state messe in carcere 17 persone, tutte indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, coltivazione di piantagioni di canapa indiana, lavorazione e commercializzazione di marijuana e detenzione illegale di armi comuni da sparo, ora è riuscita ad individuare e arrestare un’altra persona sfuggita anch’essa alla retata e che fungeva da intermediario tra il gruppo di narcotrafficanti calabrese e quello colombiano.
Si tratta di un uomo di 46 anni della locride destinatario anche lui di una misura cautelare in carcere.
Dopo l’esecuzione dell’operazione, la Squadra Mobile di Reggio Calabria con il supporto dello SCO, dell’Unità ICAN e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, interessati per i profili internazionali dell’operazione, hanno avviato il necessario coordinamento info-operativo all’estero, attraverso il Focal Point istituito nell’ambito del Progetto ICAN e l’Esperto per la Sicurezza in Colombia della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, per procedere alla localizzazione e all’arresto dell’uomo sfuggito alla cattura.
Contemporaneamente la Procura della Repubblica reggina, richiedeva al GIP presso il Tribunale l’emissione del Mandato di Arresto Europeo e, successivamente, procedeva ad internazionalizzare il provvedimento di cattura, necessario per l’attivazione delle procedure internazionali.
Finalmente, le Unità del GRAOS-1 della Direzione di Intelligence (DIPOL) della Polizia Nazionale Colombiana, coadiuvate dalle Forze Speciali “Los Lobos” del COPES della medesima Polizia, lo hanno arrestato visto che era colpito da “Red Notice” Interpol, in quanto ricercato per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con le aggravanti connesse a due distinti tentativi di importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica.
L’uomo tratto viveva stabilmente in Sudamerica, e ricopriva il ruolo centrale di intermediario/referente del gruppo calabrese della città di Platì con i narcos colombiani ed ecuadoriani.