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Le emergenze della Sila, un confronto a più voci a Villaggio Mancuso

Svuotamento dei laghi, tutela delle costruzioni in legno di Villaggio Mancuso, conservazione dei prati per l’allevamento, recupero e rifunzionalizzazione delle strutture

di Francesco Stanizzi

Un pomeriggio ricco di contenuti quello organizzato a Villaggio Mancuso, nella sala convegni “Tommaso Bianchi”, messa a disposizione dal comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro Nicola Cucci. Si è parlato delle emergenze silane, in questo convegno organizzato dalle associazioni Cineteca della Calabria, Italia Nostra, ASD Calabriando, con il patrocinio della Pro Loco di Taverna, molto partecipato dal pubblico.

Tante le questioni sollevate: dallo svuotamento dei laghi silani, alla tutela delle costruzioni in legno residue del Villaggio Mancuso, ora sottoposte a vincolo della Sovrintendenza, alla conservazione dei prati stabili per le attività di allevamento, alla necessità di recuperare e rifunzionalizzare le belle strutture di Roncino, di Buturo e del Gariglione.

La Sila è il gran bosco d’Italia, secondo una definizione dello scrittore Nicola Misasi, l’area forestale più grande in Europa dopo la Foresta nera, ed oggi più che mai ha bisogno di una nuova riconsiderazione; partendo dai grandi laghi artificiali costruiti negli anni 20, come bacini idroelettrici, diventati oggi attrattori naturalistici con un importante ecosistema, nonché elementi indefettibili del paesaggio. Negli ultimi anni gli interventi di manutenzione delle dighe hanno creato con gli sversamenti, grandi fenomeni di impatto ambientale, procurando danni sensibili alla flora e alla fauna. Così il fenomeno della produzione di energia attraverso i parchi eolici e fotovoltaici, anch’essi fortemente impattanti hanno bisogno di una riscrittura delle regole, che bypassano completamente le comunità locali. Questi convegni diventano occasione per discutere e operare delle riflessioni sul vivere in montagna, sulle problematiche e sulla necessita di diffondere e creare una cultura e una sensibilità ambientale nelle nuove generazioni.

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Hanno partecipato il Brigadiere Bruni del Reparto Carabinieri Biodiversità, Elena Bova e Marisa Gigliotti di Italia Nostra Catanzaro, Riccardo Elia e Felice Izzi dell’Asd Calabriando, Eugenio Occhini, Eugenio Attanasio della Cineteca della Calabria.

Nell’ annunciare il convegno sulla stampa, il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, aveva colto l’occasione per sottolineare l’importanza fondamentale della tutela della Sila, che deve essere maggiormente promossa fra i vacanzieri residenti nelle zone marine. E, anche in questo senso, è stato formidabile l’impegno profuso per tanti anni dal compianto presidente del Parco Nazionale della Sila, Antonio Garcea. Nel dibattito sono intervenuti Mario Saccà, Carmelo Sanzi, Pino Mancuso, Giancarlo Spadanuda, Tito Truglia.

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