Se chiudi un’area parcheggio utile e strategica, non solo devi informare preventivamente e doverosamente, soprattutto devi garantire una congrua soluzione
di Maurizio Bonanno
Come regalo di Ferragosto a Vibo Marina, una catena ha tolto circa un centinaio di parcheggi, così come regolarmente indicati da strisce bianche. Il tutto avvenuto senza preavviso, anzi lasciando ironicamente affisso il cartello che lo indica ancora come parcheggio con relativo orario di apertura e chiusura.
È stato giusto farlo – spiegano i benpensanti – perché quella è un’area adibita all’atterraggio di elicotteri in caso di emergenza; ed un caso di emergenza si è verificato pochi giorni quando l’elisoccorso non è stato in grado di trovare un’area sicura di atterraggio, perché quell’area era invasa di automobili. E sempre i benpensanti ricordano che la sicurezza e la vita delle persone viene prima del divertimento, prima di una festa, prima di un tuffo in mare.
E chi mai avrebbe messo in dubbio questa priorità?!
Chi scrive sa che quell’area era industriale, perché esisteva un insediamento industriale poi dismesso e che l’allora Nucleo Industriale ha rigenerato creando una elisuperficie. Fu una brillante idea, accolta con soddisfazione e che fu inaugurata solennemente e con la giusta enfasi che merita una simile iniziativa. Nel frattempo, il Nucleo Industriale è sparito ed in compenso è nata l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Jonio, che ne ha assunto la gestione avendo qui anche un suo ufficio di rappresentanza. Considerato che – per fortuna, per somma fortuna – negli ultimi anni non veniva utilizzata, un accordo tra il Comune di Vibo Valentia e la stessa Autorità pochi anni fa ha consentito di adibirlo ad area di parcheggio nel periodo estivo per decongestionare la situazione altrimenti caotica e offrire un punto di appoggio a chi sceglie le spiagge di Vibo Marina per passare una piacevole giornata al mare.
Così è stato e così sapevano i vibonesi che ne hanno usufruito e che avrebbero voluto usufruirne ancora, ben coscienti e compartecipi della situazione drammatica di pochi giorni fa quando per circa venti minuti l‘elisoccorso ha girovagato alla ricerca di un punto di atterraggio non potendo utilizzare nemmeno l’area antistante la Capitaneria di Porto, perché non sgombra.
E così, si è pensato di riportare tutto all’origine. Area chiusa al parcheggio, senza preavviso, senza indicazione alcuna, senza alternativa.

Eppure, la critica non sta in questo. È che a Vibo Marina non si può fare turismo – balneare, portuale, marino – senza programmare prima, attraverso un tavolo istituzionale presenti tutte le forze interessate, le possibili emergenze ed i servizi necessari.
Il problema è che su Vibo Marina non viene effettuato da tempo un piano sulle possibili emergenze estive, sebbene sia un territorio tra i più importanti e strategici della provincia, un territorio che l’attuale amministrazione comunale ha indicato come luogo di sviluppo turistico.
È vero, il parcheggio in oggetto è stato concepito e realizzato come area per atterraggio di eliambulanza. L’area di atterraggio per elicottero di emergenza in area portuale è cosa seria: garantisce l’emergenza per porto, navi, spiaggia, depositi costieri, gallerie ferroviarie. Ma anche governare i flussi turistici garantendo supporto e servizi, in una zona a vocazione turistica, è cosa seria ed importante.
Amministrare una città, una comunità, è impegnativo: richiede preparazione, consapevolezza delle responsabilità. Se quanto accaduto mercoledì al lido La Rada fosse accaduto a Bivona, quale provvedimento si sarebbe dovuto prendere? Chiudere al parcheggio la piazzetta dell’ex Marinella? E a Pizzo? Togliere il parcheggio del lungomare? A Tropea togliere i parcheggi a Santa Maria dell’Isola?
Estate non significa solo promuovere qualche iniziativa d’intrattenimento, garantire piacevoli serate con comici, canti e bollicine, che sono sì importanti, utili, anzi necessari, ma… Estate significa anche organizzare e predisporre la catena dell’allarme in caso di necessità, ove le forze di polizia hanno un ruolo e sono a conoscenza di compiti precisi; tutte le forze di polizia, compresa l’ammirevole Polizia Locale che deve essere coinvolta… oltre al compito di elevare multe!
E, se chiudi un’area parcheggio utile e strategica, non solo devi informare preventivamente e doverosamente, soprattutto devi garantire una congrua soluzione, che non sia fatta di strisce blu, considerato che quelle annullate sono strisce bianche. Se mercoledì scorso ci si è trovati in seria difficoltà quando c’ è stata la nota emergenza sanitaria sulla spiaggia del lido La Rada, la soluzione successiva non può essere un atto estemporaneo: una catena a chiudere in fretta una precisa area senza nemmeno la furbizia di togliere il cartello che ancora indica quella zona come area parcheggio.
Troppa improvvisazione. E l’amara sensazione di uno scarso senso di responsabilità.
Ed il Sindaco – purtroppo per lui! – anche se non direttamente responsabile, ne risponde.