Tridico non ha mai spiegato dove prenderebbe le risorse per finanziare questa misura
di Antonello Talerico
Pasquale Tridico, già presidente dell’INPS e oggi europarlamentare, ha inaugurato la sua campagna elettorale con il cosiddetto “Reddito di Dignità”. Una proposta che non è solo uno slogan da comizio, ma anche un’illusione irrealizzabile: Tridico non ha mai spiegato dove prenderebbe le risorse per finanziare questa misura, dimostrando così di aver iniziato la sua corsa elettorale prendendo in giro i calabresi.
La verità è semplice e amara: l’unico modo per coprire il cosiddetto “Reddito di Dignità” sarebbe aumentare tasse e imposte ai cittadini e alle imprese. Dunque, non si tratta solo di uno spot elettorale, ma di una minaccia concreta al già fragile tessuto economico della Calabria. Tridico parte male due volte: prima con l’illusione assistenzialista, poi con la prospettiva di gravare ulteriormente sulle tasche dei calabresi.


Reddito di dignità? Con i soldi di chi lavora, ovviamente. Come se non pagassimo già abbastanza. Qui siamo all’assurdo: invece di alleggerire la pressione fiscale e creare condizioni favorevoli allo sviluppo, si pensa di distribuire denaro pubblico senza coperture, alimentando illusioni che finiscono per mortificare chi davvero si sacrifica ogni giorno.
La Calabria non ha bisogno di promesse vuote, ma di programmi concreti e seri: politiche che creino posti di lavoro, che fermino lo spopolamento, che sostengano chi si assume rischi nell’apertura di nuove imprese e che incentivino chi assume disoccupati. La vera dignità passa da qui, non da un assegno clientelare utile solo a comprare voti.
Negli ultimi anni, pur tra mille difficoltà, erano state avviate riforme coraggiose: il riordino dei consorzi di bonifica, la modernizzazione della pubblica amministrazione, e grandi opere come l’ammodernamento dell’autostrada e il Ponte sullo Stretto. Questo è ciò che serve alla Calabria: riforme strutturali, infrastrutture, investimenti e lavoro vero.
Chi oggi parla di “Reddito di Dignità” dimostra di non avere alcuna visione per la Calabria. Non è dignità: è assistenzialismo mascherato. Non è futuro: è un inganno.
Il messaggio è chiaro: Tridico ha iniziato male. Non solo con lo spot del “Reddito di Dignità”, ma anche perché con questa proposta ci dice apertamente che dovremo pagare più tasse e più imposte per finanziare un’illusione. La Calabria merita crescita e serietà, non populismo e nuove gabelle.