«Sotto lo stesso cielo» ieri sera si sono trovati in oltre 80mila a Melpignano, stretti in un abbraccio con i milioni di appassionati in collegamento Rai
di Franco Cimino
Una pizzica che ha spalancato le braccia a tradizione e sperimentazione, a suoni arcaici e contaminazioni, rap e cantautorato, una pizzica di pace.
«Sotto lo stesso cielo», come da titolo della Notte della Taranta 2025 firmata dal Maestro concertatore David Krakauer, ieri sera si sono trovati gli oltre 80mila (tale era la capienza consentita dalla Fondazione) di Melpignano, stretti in un abbraccio con i milioni di appassionati in collegamento Rai.



Mi viene voglia di cantare. E di ballare.
Non appena l’emozione, passeranno solo due minuti, mi avvolgerà tutto, mi alzerò da questa poltrona e a piedi scalzi mi muoverò, piano e poi forte.
E canterò, piano e poi forte. E farò liberare il respiro, piano e poi forte. E il battito, unico e unitario battito, prima piano e poi forte.
E mi farò scendere le lacrime dagli occhi, piano e poi forte. E tornerò indietro, a rincorrere la vita, piano e poi forte. E, prima piano e poi forte, tornerò qui.
E stanco sfinito, salterò sulla poltrona, piano e poi forte. Chiuderò gli occhi, piano e poi forte. Ascolterò le canzoni, cantate piano e forte. E riprenderò a sognare, forte forte.
E poi li riposerò nella mente, piano piano. Ché non li voglio disturbare.