Disposta l’inibizione dell’acqua erogata da tutti i dispenser di acqua potabile presenti nella struttura, fino alla risoluzione delle criticità riscontrate
A seguito della segnalazione da parte dei Carabinieri, relativa a un sospetto caso di intossicazione alimentare presso una struttura ricettiva ricadente nel territorio di Vibo Valentia, l’Azienda ha immediatamente attivato tutte le misure previste per la tutela della salute pubblica.
Il personale ispettivo della SIAN competente struttura del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia recatosi subito dopo la mezzanotte del giorno della segnalazione, ha effettuato alcuni campionamenti di alimenti di gastronomia preparati presso la cucina dell’attività ricettiva, di cui i risultati pervenuti dall’IZSM di tre dei quattro campioni hanno dato esito negativo per la presenza dei parametri richiesti.
Dopo una prima ricostruzione, si è rilevato che solo due cittadini dei sessanta visitati dalla Guardia Medica hanno effettuato un primo accesso al Pronto Soccorso.
Nella mattina successiva, a seguito dell’ulteriore ispezione del SIAN e della SVET, strutture del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Vibo Valentia, è stata disposta la distruzione cautelativa di 300 kg di alimenti utilizzati per la cena del giorno precedente e la temporanea sospensione di tutti i locali adibiti alla preparazione e somministrazione di alimenti. Nella stessa mattinata, è stata effettuata la sanificazione straordinaria ed è stata disposta la riapertura dei locali di cucina in questione.
Durante l’ispezione igienico-sanitaria, sono state rilevate alcune non conformità, per le quali sono state fornite specifiche prescrizioni per la risoluzione delle stesse nei modi e nei tempi indicati. È emerso inoltre che l’approvvigionamento idrico della cucina è garantito dalla rete comunale, ma è presente anche un pozzo oggetto di attenzione di cui sono state richieste le relative certificazioni e documentazioni.
Ancora nei giorni successivi il personale ispettivo della SIAN ha effettuato un campionamento dell’acqua destinata al consumo umano in vari punti della struttura, tra cui alcuni dispenser di acqua potabile presenti nella struttura. Quindi, a distanza di qualche giorno, l’ARPACAL di Reggio Calabria ha comunicato i risultati parziali non regolamentati ai parametri di legge di alcuni punti di prelievo e pertanto il SIAN ha disposto l’inibizione dell’acqua erogata in due dispenser di acqua potabile.
Ed ancora, l’ARPACAL di Reggio Calabria, ha comunicato ulteriori risultati parziali non regolamentati ai parametri di legge, per cui il SIAN ha disposto l’inibizione dell’acqua erogata da tutti i dispenser di acqua potabile presenti nella struttura, fino alla risoluzione delle criticità riscontrate.
L’ASP di Vibo Valentia avvisa la Cittadinanza che rimane costantemente impegnata nel monitoraggio della situazione per la tutela della salute pubblica.