Lettera aperta ai candidati alla Presidenza della Regione Calabria da parte della CONFAD Aps – Sezione Calabria
In vista delle prossime elezioni regionali, CONFAD APS – Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità, sezione Calabria, ha diffuso una lettera aperta rivolta a tutti i candidati alla Presidenza della Regione, chiedendo un impegno concreto per dare piena attuazione alla Legge Regionale n.6 del 7 febbraio 2024, che riconosce la figura del caregiver familiare.
La legge, pur rappresentando un segnale importante di attenzione verso le famiglie che si prendono cura di persone con disabilità, non prevede stanziamenti regionali dedicati, limitandosi a fondi nazionali già vincolati e a un simbolico contributo di 5.000 euro annui per la celebrazione del “Caregiver Familiare Day.
Nella lettera, i referenti regionali Marco Dato e Piervincenzo Panzarella sottolineano l’urgenza di un intervento concreto, ricordando che in altre regioni come il Lazio sono stati stanziati fondi significativi a sostegno dei caregiver (15 milioni di euro per il triennio 2024–2026). Rapportando queste cifre alla popolazione calabrese, si tratterebbe di almeno 5 milioni di euro da destinare al sollievo e al supporto delle famiglie.
“Non chiediamo se il tema vi sta a cuore – affermano Marco Dato e Piervincenzo Panzarella – Sappiamo che lo è. Chiediamo invece di sapere, e far sapere ai cittadini calabresi, se nei vostri programmi è previsto uno stanziamento concreto di fondi regionali per dare piena attuazione a questa legge, si legge nella lettera”.
CONFAD Aps – Sezione Calabria invita i candidati a esprimere pubblicamente la propria posizione e as impegnarsi per introdurre risorse regionali autonome nella legge, affinché non resti una dichiarazione di intenti, ma diventi uno strumento reale di giustizia sociale.
Riportiamo di seguito la lettera aperta in versione integrale:
“Illustrissimi candidati, il 7 febbraio 2024 la regione Calabria ha approvato la legge regionale n.6. Legge che riconosce la figura del caregiver familiare attribuendo alla stessa, dopo averla dettagliatamente definita, valore sociale, di cura e di assistenza oltre che umano. La stessa legge tenta, attraverso i suoi articoli, a elevarsi a norma regolatrice tra tutti gli stakeholders coinvolti nella materia (enti locali, Asl, associazioni, etc). Si spinge forse anche oltre le proprie competenze, prevedendo accordi di convenzionamento con compagnie assicurative per definire premi agevolati da dedicare alle polizze destinate ai caregiver familiari e con le associazioni datoriali per prevedere maggiore flessibilità in termini di orario di lavoro per il lavoratore caregiver familiare. Infine, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della figura, la stessa legge istituisce la celebrazione del “caregiver familiare day” che dovrebbe coincidere con l’ultimo sabato del mese di maggio dell’anno.
Apparentemente questa legge sembra essere scritta da persone illuminate, che hanno compreso pienamente l’ urgenza del tema e che dotati di una sensibilità financo commovente abbiano dato voce finalmente alle innumerevoli richieste di aiuto e di attenzione che ogni giorno le varie associazioni di caregiver familiari sul territorio lanciano alla politica, iniziando dalla stessa Confad Aps (Coordinamento Faglie con disabilità ente del Terzo Settore, costituito il 21 luglio 2007 e dal 2022 invitati permanenti all’Osservatorio nazionale del Ministero delle Disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Rileviamo però, nostro malgrado, che i fatti dicono altro. Quando la legge prevede le coperture finanziarie per l’attuazione dei propri principi, limita le risorse a quelle messe a disposizione annualmente dal piano nazionale sulla non autosufficienza da parte del Governo nazionale, che dovrebbero essere indirizzate esclusivamente a tutela delle persone con disabilità gravi e gravissime. L’unica risorsa extra prevista è uno stanziamento di 5 mila euro l’anno destinati a finanziare la giornata del “caregiver familiare day”.
Illustri candidati alla Presidenza della Regione Calabria, senza perdere l’occasione di ribadire l’urgenza e la drammaticità che vivono le famiglie con un componente con disabilità soprattutto in Calabria, regione caratterizzata da una forte precarietà lavorativa, una diffusa polverizzazione urbana che rende difficile l’erogazione di servizi socio-assistenziali e i continui viaggi della speranza che le famiglie sono costrette a effettuare fuori dai confini regionali per una sanità ancora deficitaria, vogliamo chiedervi semplicemente ma pragmaticamente se avete previsto nei vostri programmi o avete intenzione di prevedere risorse regionali per finanziare con un minimo di adeguatezza la suddetta legge. Non vogliamo sapere se il tema vi sta a cuore perché siamo convinti che temi così importanti toccano le corde emotive di qualsiasi persona. La legge stessa è una dimostrazione effettiva. Vogliamo sapere e far sapere all’elettorato calabrese che sarà chiamato a dare il proprio consenso, qual è il vostro impegno concreto, la vostra disponibilità a trovare e destinare risorse regionali a supporto di questa bella legge, bella ma inapplicata per evidenti ragioni.
A titolo d’esempio, ricordiamo che ad aprile 2024 la Giunta regionale del Lazio, stanziava a sostegno dei caregiver familiari, per il loro sollievo, 15 milioni di euro per il triennio 2024-2026. Fatte le dovute proporzioni in termini di numero di abitanti (5,7 milioni il Lazio contro 1,8 la Calabria) sarebbero 5 milioni per i caregiver familiari calabresi.
Questi sono i fatti. A voi spetterà il compito di rappresentare i cittadini calabresi e farvi carico delle loro istanze e del loro destino. Ci siamo anche noi. Date serietà e concretezza a voi stessi impegnandovi a introdurre nella legge regionale n.6 del 7/2/2024 fondi propri regionali.
Dimostrerete fino in fondo di averci compreso veramente. Senza questo passo rimarranno solo parole e con rispetto parlando solo aria fritta.
In bocca al lupo e buona campagna elettorale“.
Marcoo Dato – Piervincenzo Panzarella Referenti regionali Confad sezione Calabria