La mostra è stata inaugurata, presso il Palazzo Municipale organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e dell’EPLI
Alla presenza di un folto pubblico, è stata inaugurata, presso il Palazzo Municipale di Monterosso Calabro, la mostra artistica Narrazioni Grafiche – Monterosso Calabro illustrato a matita sanguigna dalla pittrice Wilma Pipicelli, organizzata dalla Pro Loco nell’ambito dei “Cenacoli Monterossini 2025”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Monterosso, dell’EPLI (Ente Proloco Italiane) e di Promozione Italia ETS – Servizio Civile.
A fare gli onori di casa il sindaco di Monterosso, Antonio Giacomo Lampasi, che ha rimarcato la vivacità culturale della comunità locale, grazie anche alla politica attiva dell’Ente Comunale.
Ringraziando l’artista Wilma Pipicelli, il sindaco ha voluto pure evidenziare l’importanza dell’evento, che ha consentito di riscoprire i luoghi che hanno fatto la storia di Monterosso, auspicando che tale rivalutazione storica possa essere di sprone e di insegnamento per le nuove generazioni.
Dopo il saluto del sindaco, è intervenuto il presidente della Pro Loco monterossina, Soccorso Domenico Capomolla, che ha voluto sottolineare l’affettuosa vicinanza alla comunità locale di Wilma Pipicelli e della sua famiglia.
Vicinanza – ha evidenziato Capomolla – che si è sostanziata e si sostanzia a tutt’oggi in fatti e atti culturali tangibili e incontestabili, quali: il prezioso apporto per la nascita del museo; le numerose mostre; il bellissimo presepe artistico “Gesù nasce alla Capana”, realizzato con il papà, l’indimenticabile Maestro Antonio, e oggi permanentemente esposto nel Palazzo Municipale di Monterosso Calabro; l’esposizione fatta nel 2018, in occasione della splendida Notte delle Fiaccole, di preziosi vestiti, da Wilma Pipicelli ideati, ispirati ai dipinti di Mattia Preti, famoso pittore calabrese, di cui l’artista è profonda conoscitrice e studiosa; infine l’odierna mostra Narrazioni Grafiche, che raccoglie 32 tavole, realizzate con la tecnica raffinata e suggestiva della matita sanguigna, in cui la mano dell’artista diventa strumento di memoria e poesia visiva. Ogni disegno è una finestra aperta sul cuore di Monterosso: luoghi, volti e tradizioni rivivono in un tratto caldo e vibrante, restituendo non solo immagini, ma emozioni e storie custodite nella memoria collettiva.
Narrazioni Grafiche – ha concluso il presidente – non è soltanto una mostra ma è la prima tappa di un più ampio percorso culturale, che vedrà queste tavole diventare protagoniste di un progetto di valorizzazione turistica in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Un cammino che proseguirà con la pubblicazione di un libro d’arte, affinché questo patrimonio iconografico e affettivo possa essere custodito e condiviso nel tempo.
Dopo l’intervento del presidente della Pro Loco, Rosario Chimirri, docente presso l’Università della Calabria, ha tenuto una vera e propria Lectio Magistralis.
“L’allestimento”- ha evidenziato il docente – si avvale di 32 tavole preparate dall’artista, aventi come soggetto scorci dell’abitato di ieri e di oggi, narrato attraverso composizioni grafiche che, oltre a esprimere la valenza del metodo rappresentativo – si tratta di disegni color sangue, da cui il nome, per l’utilizzo dell’ematite ferrosa – caro a numerosi artisti del Quattrocento e del Cinquecento, fra cui Leonardo col famoso autoritratto – focalizza lo sguardo sulle valenze architettoniche e gli spazi dell’abitato, colti e tradizionali, spesso poco considerati, letti nel loro rapporto col territorio, con le comunità locali in ottica sacrale, familiare e di vicinato, con le stratificazioni culturali, per cogliere da essi stimoli e suggerimenti necessari a reinterpretare il presente e programmare il futuro dei nostri centri, divenuti abbandonati, polverizzati o tristemente musealizzati.

Due percorsi, quindi – ha concluso Chimirri – che Wilma Pipicelli – già pittrice ufficiale della mostra di Taverna dedicata al quarto centenario della nascita di Mattia Preti, realizzata con la stessa tecnica, su cui Vittorio Sgarbi si è espresso con giudizi lusinghieri – ha interpretato in maniera eccelsa, irrobustendo il suo lavoro, fine ed elegante, dedicato da anni a Monterosso. Un lavoro, quindi, che nasce dal profondo del cuore per ritracciare orizzonti persi e riscoprire valori insiti non più letti dalle comunità distratte, quindi per indirizzare ad operare nei nostri paesi con più coscienza.
A seguire l’intervento dell’artista che, con evidente commozione, ringraziando la Pro Loco e gli altri enti, ha voluto rimarcare il profondo affetto nei confronti della comunità monterossina, dei suoi luoghi e della sua storia, promettendo ancora nuove opere e nuove iniziative che possono tenere viva la memoria collettiva, pur nell’inevitabile susseguirsi del tempo.
Dopo gli interventi istituzionali, nello spirito dei “Cenacoli Monterossini”, si è svolto un interessante open forum, dal quale è emersa una chiara volontà di proseguire in questa azione di promozione culturale, che indubbiamente può favorire una presa di coscienza collettiva sul valore che i luoghi e le tradizioni hanno nella storia e, oggi soprattutto, nel futuro della comunità.
A conclusione della cerimonia è stato consegnato all’artista il premio “Torchio d’argento 2025” e, da parte del sindaco, la “Matita perpetua”.











