[adrotate group="4"]

Oltre 1600 piante di cannabis individuate in area demaniale boschiva a ridosso di Monsoreto di Dinami

IMG 20250911 WA0018

&NewLine;<p><strong><em>La Procura della Repubblica di Vibo Valentia&comma; informata dalla Stazione Carabinieri di Dinami&comma; ha disposto la distruzione in loco delle piante previa campionatura<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Procura della Repubblica di Vibo Valentia&comma; guidata da Camillo Falvo&comma; continua a imprimere un costante impulso alle attività di contrasto alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti&comma; sostenendo con decisione le attività nello specifico settore da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia&period;<br>Ed è proprio in questa cornice che i Carabinieri della Stazione di Dinami e di Arena&comma; insieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori &OpenCurlyDoubleQuote;Calabria” e con il supporto dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia&comma; hanno scoperto una vera e propria &OpenCurlyDoubleQuote;cattedrale verde” della droga&colon; una vasta piantagione di cannabis indica coltivata in San Pietro di Caridà&comma; località Storta&comma; a ridosso della frazione Monsoreto di Dinami&comma; nel cuore di un’area boschiva demaniale&period;<br>Il colpo d’occhio è stato notevole&colon; 1&period;674 piante&comma; di cui 604 già bruciate&comma; alte circa un metro e in pieno stato vegetativo&comma; curate e alimentate da un sofisticato sistema di irrigazione temporizzato&period; Una coltivazione nascosta con cura tra la fitta vegetazione&comma; che rivela organizzazione e investimenti da parte di chi puntava a immettere sul mercato ingenti quantitativi di stupefacente&period;<br>La Procura della Repubblica di Vibo Valentia&comma; informata dalla Stazione Carabinieri di Dinami&comma; ha disposto la distruzione in loco delle piante previa campionatura&period;<br>L’operazione segna un ulteriore colpo inferto a chi&comma; sfruttando le zone più isolate e impervie&comma; tenta di trasformare i boschi in centri di produzione di droga&comma; sottraendo sicurezza e legalità alle comunità&period;<&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version