Organizzato dal Cenacolo degli Inquieti, il tema di questa prima edizione sarà: “L’uomo e la tecnica”
Sul finire dell’estate, quando i primi giorni d’autunno sono ancora pervasi da un clima che riporta alla bella stagione, Pizzo si mostra in tutta la sua potenzialità di luogo ideale per riflettere proiettati sulle bellezze della Costa degli Dei che aiutano a pensare.
Questo scenario ospita il Festival del Pensiero, prima edizione promossa dall’associazione Il Cenacolo degli Inquieti, sul tema conduttore de “L’uomo e la tecnica”.
Venerdì 26 e sabato 27 Pizzo ospiterà questo doppio appuntamento tra arte, filosofia, poesia e musica, in un percorso di riflessioni sulla complessa relazione tra l’uomo e la tecnica.
Il programma è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala Giunta del Comune di Pizzo alla presenza del sindaco Sergio Pititto, dell’assessore alla cultura Teresa De Fina e del consigliere Vincenzo Pagnotta; e del Presidente del Cenacolo degli Inquieti Pierluigi Lo Gatto.

Si comincia venerdì alle 18.00 sulla Terrazza del Castello Murat, confrontandosi sulla Poesia come antidoto alle imposizioni della Tecnica, tra pensieri e declamazione di versi delle poetesse Anna Callipo, Grazia Bertucci, Elena Solano, Tiziana Manfredi e Vera Console ed introdotte dallo scrittore e giornalista Maurizio Bonanno. Quindi, alle 20:00 una riflessione sulla Tarantella calabrese: antico linguaggio di corteggiamento, ritmo e sfida, introditta dal musicista Giuseppe Sangeniti, dirigente dell’Istituto Nautico di Pizzo, con una lezione di Tarantella per principianti del maestro di danze popolari tradizionali Silvano Monteleone.

Sabato 27 settembre ci si sposta al Palazzo della Cultura, dove alle 18:00 si potrà partecipare ad una conversazione con Domenico Rosaci, dell’Università Mediterranea sul tema “I Figli di Prometeo”; alle 20:00, Riflessioni recitate sull’idea di progresso “L’inganno di Tecne” a cura dell’Associazione Graecalis.