
<p><strong><em>Con un inatteso colpo di scena, il sindaco Enzo Romeo ha reclutato un ex capo della scientifica come consigliere speciale per la sicurezza e la legalità</em></strong></p>



<p>di Marcello Bardi</p>



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<p>Il sindaco Romeo dev’essere un tipo ansioso: per sentirsi al sicuro non gli bastano assessori, consiglieri delegati e consulenti in comunicazione… ora pure l’esperto di criminologia. Altro che giunta comunale, sembra stia allestendo la squadra dei <em>Magnifici 12</em>.</p>



<p>Certo, avere un ex dirigente di Polizia come consigliere speciale fa scena: curriculum invidiabile, esperienza da manuale… ma viene il dubbio che serva più a blindare l’immagine del sindaco che la sicurezza della città. Perché c’è da chiedersi se serviva davvero un “consigliere speciale” per <em>interloquire con enti, istituzioni, cittadini e media</em> — compiti che per statuto spettano al sindaco, al suo gabinetto e agli uffici competenti&#8230;</p>



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<p>Insomma, Romeo governa circondandosi di consulenti come fossero guardie del corpo. Forse più che di legalità, sembra abbia paura della solitudine politica.</p>



<figure class="wp-block-image size-full"><img src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2025/09/enzo-romeo-1.jpg" alt="" class="wp-image-44456"/></figure>



<p>Ormai il Comune sembra più un’agenzia di collocamento: assessori, consiglieri delegati, consulenti, consiglieri speciali… manca solo un <em>life coach</em> e un <em>personal trainer</em> del sindaco e siamo al completo.</p>



<p>Perché il problema non è il costo (gratis o a pagamento, poco cambia), ma il messaggio: quando per governare un comune servono più consulenti che vigili urbani, forse non c’è bisogno di esperti in criminologia, ma di un bravo organizzatore del traffico… pardon, di giunte.</p>



<p>Certo, reclutare un ex capo della scientifica come <em>consigliere speciale per la sicurezza e la legalità</em>, suona autorevole, mediaticamente di un certo impatto Il dott. Francesco Donato ha un curriculum che non si discute: dirigente della Polizia di Stato, passato per il Centro regionale della Polizia scientifica in Toscana, laurea in Giurisprudenza e specializzazioni in criminologia e criminalistica forense; oggi lavora anche come consulente privato su falsi documentali e analisi grafica. Un uomo che ha passato la vita a smascherare truffe e imbrogli. Insomma: l’esperto che, sul piano tecnico, nessuno rifiuterebbe. Ma ora, a Palazzo Luigi Razza, cosa farà? Sarà lì a garantire “sicurezza e legalità” in un palazzo dove il rischio maggiore, più che la criminalità organizzata, è la sovrappopolazione di incarichi.</p>



<p>Se il sindaco voleva davvero rassicurare i vibonesi, forse bastava meno marketing istituzionale e più luci pubbliche, una comunicazione chiara piuttosto che una serie di chiusure. Nominare esperti è bello&#8230; nominarne tanti per sembrare forti è più semplice.</p>



<p>Insomma, sicurezza e legalità sono importanti, certo. Ma in questa sfilata di nomine, il sospetto è che la vera emergenza da combattere non sia la criminalità esterna, bensì l’ego smisurato della politica locale, che ormai nomina “esperti” come fossero figurine Panini.</p>

Nomine senza fine, ne sentivamo davvero il bisogno? Quando la politica si affida agli esperti
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da Maurizio
- Categories: opinioni, politica
- Tags: assessoriconsigliere specialecriminologiacurriculumespertonomineVibo Valentia
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