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Coldiretti Calabria: contro le speculazioni che mettono a rischio il Granaio Italia

Campo di Grano

&NewLine;<p><strong><em>La Calabria in prima linea con una nutrita delegazione alla manifestazione di Palermo&period; Occorrono quattro chili di grano per pagarsi un caffè<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Coldiretti calabrese non si ferma e si sposta nella piazza di Palermo per manifestare contro le speculazioni di veri e propri trafficanti che mettono a rischio il Granaio Italia utilizzando le importazioni di prodotto straniero per far crollare i prezzi di quello italiano&comma; scesi ormai drammaticamente sotto i costi di produzione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p> &OpenCurlyDoubleQuote;<em>Oggi un produttore deve vendere oltre quattro chili di grano per pagarsi un semplice caffè – <&sol;em>dichiara Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria<em> &&num;8211&semi; i prezzi del grano sono troppo bassi gli agricoltori stanno lavorando in perdita e sono costretti a rinunciare a seminare&comma; lasciando incolti i terreni&period; In questo modo il territorio rischia di essere abbandonato alla desertificazione&comma; soprattutto alle nostre latitudini&comma; colpendo ambiente&comma; economia e lavoro&period; A ciò si aggiunge – prosegue &&num;8211&semi; gli arrivi di grano canadese che sono raddoppiati&comma; favoriti dal dazio zero concesso al Canada dall’Unione Europea&period; Un’invasione che ha fatto crollare i prezzi del grano italiano e minacciando la salute dei cittadini&period; Il prodotto canadese viene fatto maturare con il glifosato&comma; una sostanza vietata in Italia&period; L’Ue invece dovrebbe garantire che i prodotti stranieri seguano le stesse regole di quelli italiani”&period;<&sol;em> <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"44608" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;09&sol;Dirigenti-di-Coldiretti-Calabria-in-prima-fila-a-Palermo-1024x706&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-44608"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"44609" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;09&sol;Agricoltori-di-Coldiretti-Calabria-1024x918&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-44609"&sol;><&sol;figure>&NewLine;<&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tra l’altro&comma; negli ultimi anni&comma; tra Covid e guerre il prezzo dei mezzi tecnici&comma; dagli agrofarmaci al carburante&comma; è aumentato moltissimo e anche l’impatto del clima è  stato forte La Calabria – informa Coldiretti – oggi conta 4193 aziende 23mila 937 ettari di frumento duro e c’è preoccupazione per una drastica diminuzione delle capacità produttive della regione&period; Le prime vittime delle speculazioni sul prezzo del grano sono i giovani agricoltori&comma; che hanno preso sulle proprie spalle l’azienda di famiglia o addirittura hanno avviato una nuova attività per costruirsi un futuro coltivando grano per la pasta 100&percnt; italiana&period; In questo modo si tolgono opportunità di lavoro&comma; costringendo i giovani a lasciare il territorio&period; Ecco allora che il popolo del grano scende in piazza con una forte iniziativa di Coldiretti tesa a sollecitare le istituzioni europee e italiane ad intervenire per ripristinare rispetto&comma; equità e futuro&period;<&sol;p>&NewLine;

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