L’esperienza dell’ente Parco affascina la platea capitolina. Il Direttore Raffaele Greco: sostenibilità è motore economico
La Calabria sceglie la sostenibilità come motore del proprio sviluppo economico e culturale. Non è uno slogan ma una strategia concreta che parte dalla consapevolezza territoriale e si traduce in esperienze già realizzate come i campi ormeggio – infrastrutture a basso impatto per tutelare habitat sensibili – e numerosi progetti capaci di trasformare la salvaguardia ambientale in leva di crescita.
Con questa visione, l’Ente Parchi Marini Regionali (EPMR) ha partecipato da protagonista al World Tourism Event for World Heritage Sites, la manifestazione internazionale dedicata ai siti e ai modelli di turismo sostenibile che si è svolta nella cornice del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia a Roma. Lo stand CalabriaParchi ha accompagnato i visitatori in un viaggio virtuale tra monti selvaggi e mari cristallini, offrendo una vera immersione sensoriale nei paesaggi incontaminati, nella cultura autentica e nelle tradizioni vive della regione e del Meridione.

La nuova governance dell’Ente, passata dal commissariamento alla gestione ordinaria, ha scelto di proiettarsi su scala nazionale e internazionale, partecipando a tutti i grandi appuntamenti di settore per presentare i risultati raggiunti e costruire nuove reti. A rappresentare il Direttore Generale Raffaele Greco, nella cornice capitolina, è stato l’architetto Pietro Pileci, che ha preso parte attivamente all’evento proiettando un video istituzionale e illustrando dettagliatamente i progetti avviati nei sei Parchi Marini regionali e nelle 28 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) gestite dall’EPMR. Il pubblico, composto da operatori, appassionati e curiosi, si è lasciato coinvolgere in un viaggio virtuale che ha toccato i sentieri più belli ed affascinanti della Calabria: dal Pollino ai i boschi della Sila, dall’Aspromonte al Parco delle Serre, dalla Ciclovia dei Parchi alle coste dei Parchi Marini e persino le Riserve naturali dei Laghi di Tarsia e delle Foci del Crati. Un percorso che ha unito, in un modo unico e non replicabile in nessun’altra parte, entroterra, boschi e mare.


La Calabria – sottolinea, dal canto suo, il Direttore Generale Raffaele Greco – sta dimostrando che la sostenibilità non è solo una scelta etica, ma un vero motore economico. I Parchi Marini e le ZSC rappresentano pilastri fondamentali per proteggere la biodiversità e, allo stesso tempo, per creare nuove opportunità di turismo responsabile e inclusivo. Siamo convinti che la competitività della regione dipenda dalla capacità di integrare tutela ambientale, innovazione e partecipazione delle comunità locali.
Tra i progetti più significativi presentati al WTE, spiccano sicuramente i 16 campi ormeggio eco-sostenibili, vera novità assoluta della nuova gestione dei Parchi, realizzati con sistemi a basso impatto per ridurre gli ancoraggi diretti e preservare fondali e praterie di Posidonia ma anche con l’obiettivo di consentire la fruizione totale dei luoghi protetti. Poi, ancora, il piano di segnaletica e cartellonistica per generare consapevolezza delle aree protette; e gli interventi di sostegno alla pesca artigianale, fra le pratiche più selettive e meno impattanti, che coniugano tutela ambientale e valorizzazione delle tradizioni locali.

Il percorso avviato dall’Ente, presente per scelta e con una mission chiara a tutti gli eventi di promozione del territorio, guarda a un obiettivo strategico che è l’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). Una certificazione che valorizzerà i Parchi Marini calabresi come destinazioni esemplari per il turismo responsabile, in grado di coniugare tutela della biodiversità, coinvolgimento delle comunità locali e nuove economie basate sulla qualità ambientale.
La Calabria dei Parchi Marini, quindi, si propone oggi come un laboratorio di futuro, dove la sostenibilità diventa la chiave per attrarre viaggiatori consapevoli e per restituire valore ai territori. La sfida è trasformare le aree protette in veri poli di attrazione turistica, connettendo mare, montagne, borghi e culture in un unico racconto identitario, che sappiano produrre e decuplicare economia. Un impegno condiviso da un team affiatato e appassionato che, con professionalità e entusiasmo, ha saputo raccontare al pubblico romano l’anima più autentica della Calabria, lasciando il segno in questa vetrina internazionale.