<p><strong><em>A fare il punto della situazione una nuova indagine che evidenzia anche una riduzione del plafond medio e un incremento delle carte con canone azzerabile rispetto al 2024</em></strong></p>



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<p>Sulla diffusione e le caratteristiche delle carte di credito gratuite nel 2025, la più recente indagine evidenzia una crescita dell’offerta rispetto al 2024, ma anche condizioni più selettive: plafond più basso, necessità di aprire un conto corrente dedicato e presenza di spese accessorie che possono incidere sull’effettiva gratuità della carta.</p>



<p>Tra i dati emersi:</p>



<ul class="wp-block-list">
<li>Il <strong>37% delle banche</strong> propone almeno una carta di credito gratuita</li>



<li>Il <strong>55%</strong> delle carte “gratuite” ha canone azzerabile (ma soggetto a condizioni)</li>



<li>Il plafond medio è sceso da 1.250 a 1.008 euro</li>



<li>Il <strong>77%</strong> delle carte gratuite consente la rateizzazione delle spese, ma con interessi più alti rispetto ai prestiti personali</li>



<li>Nel <strong>67%</strong> dei casi è necessario aprire un nuovo conto corrente per ottenerla</li>
</ul>



<p>Inoltre, anche le carte gratuite prevedono una imposta di bollo (2 euro/mese sopra i 77,47 € di spesa mensile), commissioni su prelievo e maggiorazioni sui pagamenti in valuta estera.</p>



<p>Rispetto alle <strong>rilevazioni del 2024</strong>, il mercato quest’anno registra alcune novità:</p>



<ul class="wp-block-list">
<li>più banche propongono ora una carta di credito gratuita con la percentuale che passa dal 32% al 37%</li>



<li>crescono le carte di credito con canone azzerabile, passando dal 38% al 55% del totale</li>



<li>il plafond medio è diminuito passando da 1.250 euro a 1.008 euro</li>
</ul>



<p>Le carte di credito gratuite sono l’alternativa alle carte con canone mensile o annuale. Per attivarle, però, bisogna scendere a compromessi e, in particolare, bisogna accettare un plafond di partenza più basso e, in molti casi, l’apertura di un nuovo conto corrente o il rispetto di condizioni per azzerare i costi. </p>



<p>A fare il punto della situazione è la nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it che evidenzia anche una riduzione del plafond medio e un incremento delle carte con canone azzerabile rispetto al 2024.</p>



<p>Le carte di credito hanno un costo di mantenimento. In media, per una carta Classic, ovvero la carta “base” proposta dalle banche, è previsto un canone di 27,26 euro all’anno. Senza considerare le carte a canone zero, invece, il costo di mantenimento è pari in media a 40,89 euro all’anno, con gli istituti bancari che propongono soluzioni (anche molto diverse tra loro) in un range compreso tra 20 e 60 euro.</p>



<p>Ottenere una carta di credito gratuita non è difficile. Le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio (basate su un campione di 24 istituti bancari attivi in Italia e che propongono carte di credito ai loro clienti) confermano infatti che con il 37% degli istituti è possibile ottenere una carta di credito a canone zero. Nel 55% dei casi però si tratta di carte con canone azzerabile. Di conseguenza, i clienti devono rispettare determinate condizioni, come il raggiungimento di una quota mensile o annuale di spesa, per poter azzerare il canone di mantenimento.</p>



<p>Le carte di credito gratuite non presentano sostanziali differenze rispetto alle carte di credito con canone annuale. Le spese sostenute vengono saldate il mese successivo, oppure con un pagamento rateale, quando previsto dalle condizioni di utilizzo e con un tasso di interesse applicato. La differenza principale è legata al plafond mensile disponibile. Per le carte Classic, in genere i titolari hanno a disposizione una media di 1.410 euro al mese, con possibilità di richiedere alla banca un incremento per soddisfare le proprie necessità, o anche di passare a una carta premium, con plafond maggiore e servizi aggiuntivi inclusi. Tra le carte di credito gratuite, invece il plafond è mediamente più basso, con un valore di circa 1.008 euro. Inoltre, nel 44% dei casi, il plafond è inferiore a 1.000 euro, arrivando fino a un minimo di 300 euro al mese.</p>



<p>Le carte di credito gratuite non presentano sostanziali differenze rispetto alle carte di credito con canone annuale. Le spese sostenute vengono saldate il mese successivo, oppure con un pagamento rateale, quando previsto dalle condizioni di utilizzo e con un tasso di interesse applicato. La differenza principale è legata al plafond mensile disponibile. Per le carte Classic, in genere i titolari hanno a disposizione una media di 1.410 euro al mese, con possibilità di richiedere alla banca un incremento per soddisfare le proprie necessità, o anche di passare a una carta premium, con plafond maggiore e servizi aggiuntivi inclusi. Tra le carte di credito gratuite, invece il plafond è mediamente più basso, con un valore di circa 1.008 euro. Inoltre, nel 44% dei casi, il plafond è inferiore a 1.000 euro, arrivando fino a un minimo di 300 euro al mese.</p>

Carte di credito gratuite: aumentano nel 2025, il 37% delle banche le propone, ma servono compromessi
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da redazione

- Categories: economia
- Tags: banchecarte di creditocompromessiindagine
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