Lo annunciano Fp Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Fiadel Calabria che denunciano: trattativa ferma, situazione inaccettabile
“Lo stato attuale della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Servizi Ambientali è inaccettabile e ha portato le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali a proclamare lo sciopero generale del comparto per giovedì 17 ottobre.
Anche in Calabria la mobilitazione sarà totale e interesserà i 404 Comuni della regione.”
Le segreterie regionali denunciano come “da quasi un anno i lavoratori e le lavoratrici del settore attendano un rinnovo contrattuale che restituisca dignità e giusto riconoscimento economico a chi garantisce ogni giorno servizi pubblici essenziali di igiene urbana e tutela ambientale.”
“È inaccettabile – si legge nella nota congiunta – che le associazioni datoriali continuino a trincerarsi dietro logiche di contenimento dei costi, rifiutando di affrontare i nodi centrali del confronto: rafforzamento delle tutele in materia di salute e sicurezza, nuovo sistema di classificazione del personale, e adeguamento salariale coerente con l’aumento del costo della vita.”

“In Calabria operano oltre 5.800 addetti del comparto ambientale, che ogni giorno assicurano la pulizia delle città, la raccolta differenziata e la tutela dell’ambiente, spesso in condizioni difficili, con mezzi obsoleti e con salari che non rispecchiano il valore del lavoro svolto. È doveroso – sottolineano i sindacati – che la politica regionale e gli enti locali dimostrino attenzione e sostegno concreto a questi lavoratori che rappresentano un presidio essenziale di legalità, decoro e salute pubblica.”
Le quattro sigle sindacali rivolgono un appello all’ANCI Calabria affinché “intervenga con urgenza presso le associazioni datoriali per sbloccare lo stallo negoziale” e invitano sindaci, amministratori e forze politiche regionali e comunali a “uscire dal silenzio e schierarsi apertamente a fianco di chi ogni giorno garantisce un servizio indispensabile per le comunità.”
“Se il 17 ottobre – concludono – si dovessero registrare disagi nei servizi di raccolta e igiene urbana, la responsabilità non sarà dei lavoratori, ma di chi continua a negare il diritto a un contratto giusto, moderno e rispettoso della dignità e del valore sociale del lavoro ambientale.”