<p><strong><em>È una prosecuzione delle indagini Stige e Ultimo Atto e ha coinvolto la “locale” di ‘ndrangheta di Cirò e le ‘ndrine collegate di Strongoli e Cariati</em></strong></p>



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<figure class="wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class="wp-block-embed__wrapper">
<amp-youtube layout="responsive" width="500" height="281" data-videoid="wLj3X8UbXEM" title="Operazione Saulo 18 arresti e 3 obblighi di dimora"><a placeholder href="https://youtu.be/wLj3X8UbXEM"><img src="https://i.ytimg.com/vi/wLj3X8UbXEM/hqdefault.jpg" layout="fill" object-fit="cover" alt="Operazione Saulo 18 arresti e 3 obblighi di dimora"></a></amp-youtube>
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<p>I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, aiutati durante le fasi operative dai colleghi dei comandi di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Taranto e Bologna, del Nucleo Cinofili, dell’8° Nucleo Elicotteri e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica &#8211; Direzione Distrettuale Antimafia di quest’ultimo Capoluogo, nei confronti di 21 persone, per 18 delle quali è stata adottata la custodia cautelare ; in carcere e 3 quella dell’Obbligo di Dimora nel Comune di Residenza, tutte accusate a vario titolo, dei reati di “associazione a delinquere del tipo mafioso”, “omicidio”, “estorsione”, “turbata libertà degli incanti”, “danneggiamento”, “ricettazione” e per dei “reati nella materia delle armi”, questi ultimi, aggravati dal cosiddetto “metodo” o dalle “finalità mafiose”.</p>



<p>Alcune ordinanze sono anche state consegnate a persone che si trovavano già nelle carceri di Agrigento, Prato, Secondigliano (NA) e Ancona, di Reclusione di San Gimignano (SI) e Saluzzo (CN), mentre altri arresti sono stati effettuati a Crotone, Taranto e Bologna.</p>



<p>L’operazione chiamata “Saulo”, dall’episodio raccontato negli Atti degli Apostoli dove Paolo si trasforma da persecutore ad apostolo, ha colpito soprattutto la “locale” di Cirò e le ‘ndrine collegate di Strongoli e Cariati ed è una prosecuzione delle indagini Stige e Ultimo Atto.</p>



<p>La complessa e impegnativa attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e delegata ai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone, costituisce la naturale prosecuzione delle attività, sfociate nelle operazioni di polizia denominate “STIGE” ed “ULTIMO ATTO”, e ha riguardato un arco temporale, intercorso tra l’aprile del 2023 e il maggio del 2024, sviluppandosi prevalentemente attraverso delle attività tecniche captative, le dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, oltre che su dei riscontri, connessi con lo sviluppo dell’attività di osservazione e pedinamento.</p>



<p>Le indagini hanno permesso di delineare la gravità degli indizi circa l’attuale operatività della consorteria della ‘Ndrangheta, conosciuta come “Locale di Cirò”.</p>



<p>In particolare, si è ricostruita l’esistenza e l’operatività del sodalizio, documentando la sua spiccata resilienza e la capacità di ricompattarsi, dopo i duri colpi, subiti, nel 2018 e nel 2023, mantenendo la sua operatività con le modalità, già riscontrate in queste investigazioni, “rivitalizzando le articolazioni territoriali della ‘Ndrangheta, operanti nei territori dei Comuni di Crotone, Cirò, Strongoli e Cariati (CS)”, nonché delineando l’attuale organigramma, dove sono inseriti i cosiddetti elementi “veterani” e diverse “nuove leve” del panorama associativo locale, che hanno potuto avvalersi dei familiari o dei conviventi degli altri soggetti, già detenuti, poiché coinvolti nelle precedenti operazioni di polizia.</p>



<p>L’indagine ha consentito anche di documentare le accuse nei confronti di  ;tre sodali nell’omicidio, avvenuto a Cirò Marina il 9 aprile 2003, dell’imprenditore edile Francesco MINGRONE, di 80 anni, &#8220;reo&#8221; di aver molestato o infastidito, più volte, la sorella di uno degli autori, nonché numerose estorsioni, tentate e consumate, nei confronti di alcune ditte o società, aggiudicatarie degli appalti pubblici nella materia edilizia, anche nell’ambito dei fondi del P.N.R.R, nonché di un Lido balneare, di un esercizio commerciale, appartenente alla Grande Distribuzione Organizzata degli apparecchi elettronici e di uno di ristorazione “fusion”, a Cariati.</p>



<p>Sono stati, inoltre, riscontrati, i tentativi di far assumere degli affiliati alla suddetta consorteria o dei loro familiari in altrettante aziende, cosa che non è accaduta a causa del “no” delle vittime, e i prelievi, senza la corresponsione di alcuna somma di denaro, di non meglio indicate quantità di carburanti agricoli.</p>



<p>È stato, inoltre, ricostruito un tentativo, poi giunto a buon fine, di turbata libertà degli incanti, in relazione alla partecipazione di un privato cittadino, non gradita, all’asta giudiziaria di un immobile, al cui interno operava un esercizio della ristorazione, che corrispondeva per la sua “protezione” 1.000,00 Euro mensili ad alcuni affiliati.</p>



<p>È stata documentata l’esistenza di una “bacinella”, adoperata per sostenere economicamente le famiglie dei detenuti e corrispondere le relative spese legali, da cui sono stati prelevati circa 30.000,00 Euro per l’acquisto di un’autovettura da parte di un affiliato, ma adoperata e messa nella disponibilità permanente di un altro elemento di vertice della consorteria.</p>



<p>Infine, ma non meno importanti, è stata acclarata la disponibilità delle armi comuni da sparo da parte del sodalizio e la sopravvivenza della Cosca “Giglio” di Strongoli e della ‘Ndrine di Cariati, subordinate alla Locale della ‘Ndrangheta di Cirò.</p>



<p>In concomitanza con l’esecuzione delle misure cautelari sono state effettuate diciassette perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di ulteriori indagati a vario titolo per gli stessi reati, ai quali sono stati notificati anche le relative informazioni di garanzia, e, in particolare, a 2 persone indiziate di plurime attività estorsive consumate tra il novembre del 2024 e il gennaio del 2025, di cui una mediante l’imbrattamento della saracinesca di un esercizio commerciale e 2, consistite nei danneggiamenti di un’autovettura e di alcuni mezzi meccanici, ai danni di altrettanti imprenditori di Cirò Marina, finalizzati a ottenere dalle vittime delle somme di denaro, mai corrisposte.</p>



<p>Ecco i nomi degli indagati.</p>



<p><strong><em>In carcere</em></strong>: Claudio Adorisio, di 60 anni, di Cirò Marina. </p>



<p>Francesco Amantea (63), di Cirò. </p>



<p>Ercole Anani (55), di Cirò Marina. </p>



<p>Martino Cariati (45), di Cirò Marina. </p>



<p>Cataldo Cornicello (46), di Cirò Marina. </p>



<p>Franco Cosentino (51), di Cirò Marina. </p>



<p>Cataldo Cozza (44), di Cirò Marina. </p>



<p>Giancarlo Dell’Aquila (44), di Cirò Marina. </p>



<p>Orlando Genovese (46), di Crotone. </p>



<p>Enrico Miglio (73), di strongoli. </p>



<p>Mario Morrone (49), di Cirò Marina. </p>



<p>Francesco Murano (60), di Cirò Marina. </p>



<p>Domenico Pace (48), di Crotone. </p>



<p>Basilio Paletta (50), di Cirò. </p>



<p>Vincenzo Giuseppe Pignola (63), di Cirò Marina. </p>



<p>Giuseppe Spagnolo (56), di Cirò Marina. </p>



<p>Amedeo Tesoriere (51), di Strongoli. </p>



<p>Salvatore Tesoriere (23), di Strongoli.</p>



<p><strong><em>Obbligo di dimora</em></strong>: Francesco Cariati (47), di Cirò Marina. </p>



<p>Luca Cariati (43), di Cirò Marina. </p>



<p>Cataldo Miglio (34), di Strongoli.</p>



<p></p>

Operazione “Saulo”: 18 arresti e 3 obblighi di dimora (VIDEO e NOMI)

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