Riceviamo e pubblichiamo
di Giovanni Carè*
In questi giorni, come spesso accade, ho avuto la possibilità di girare per la mia città, parlare con commercianti e ascoltare i miei concittadini.
Tra i tanti disagi evidenziati, colpisce soprattutto uno: la chiusura continua delle attività commerciali.
L’ultima, in ordine di tempo, riguarda una giovane imprenditrice ormai demotivata, costretta a gettare la spugna. È l’ennesimo sogno spezzato, un segnale di un malessere profondo: un territorio che non riesce a trattenere le sue forze migliori.
Da giovane cittadino, mi domando spesso: sbaglia chi resta? Chi prova con coraggio a resistere qui, in una terra che avrebbe potenzialità enormi ma che fatica a offrire prospettive concrete? Io credo di no.

È evidente a tutti che molte attività economiche, nel centro città e nelle frazioni, sono in difficoltà. Questo è un dato che non si può ignorare.
Non ho mai preteso che in un anno e mezzo l’amministrazione Romeo risolvesse problemi strutturali, ma desta preoccupazione l’approccio adottato: la mancanza di una visione chiara e condivisa all’interno della maggioranza.
Negli ultimi mesi, la maggioranza si è impegnata su più fronti nella competizione regionale, allontanandosi – di fatto – dalle urgenze quotidiane, e uscendone, tra l’altro, indebolita.
Sono già iniziate – e a breve si concretizzeranno – a seguito del risultato delle regionali, le manovre per ricucire con il gruppo Democratici e Riformisti. Quest’ultimi, messi alla porta ad agosto, oggi vedono un posto in giunta.
Se peccare di incoerenza serve per superare lo stallo, causato dalle divisioni interne che hanno rallentato l’azione amministrativa, ben venga.
La posta in gioco è alta: si parla del futuro di questa città e dei suoi figli.
Come ho già avuto modo di dire, pur non avendo un ruolo all’interno del consiglio comunale, ho promesso che non sarei rimasto in silenzio e che avrei vigilato sull’operato dell’amministrazione.
La richiesta d’aiuto è forte. È palpabile. La politica deve rispondere.
Che questa amministrazione abbia ereditato problemi storici è fuori discussione, ma presto ciò non potrà più essere un alibi.
Non possiamo permetterci altri stop: serve uno scatto. Serve che tutte le energie, umane e politiche, vengano concentrate su un solo obiettivo: la città.
Quali proposte sono in essere per far fronte a queste problematiche?
È stato istituzionalizzato il tavolo tecnico di confronto permanente con i commercianti e le associazioni di categoria, come promesso l’11 ottobre 2024?
Se sì, vengono rispettati gli incontri previsti con cadenza mensile?
Quanti incontri sono stati realizzati finora e quali risultati concreti hanno prodotto?
Nell’ultimo incontro, datato 17 luglio, con Confartigianato, è stato proposto uno studio di fattibilità per la realizzazione di un parcheggio multipiano da parte dell’associazione.
Indipendentemente dalla fattibilità della proposta, si è dato seguito con un impegno tangibile per trovare una soluzione alla saturazione dei parcheggi nel centro città?
Si è pensato a intercettare fondi o finanziamenti per ridurre le tasse a chi ha un’attività nel territorio comunale?
Si è pensato ad agevolare le nuove aperture?
Tante domande che, dopo un anno e mezzo di amministrazione, iniziano ad aspettare delle risposte.
Aspettiamo.
*giovane studente di medicina all’Università di Catanzaro e già candidato al consiglio comunale per le amministrative del 2024 con Francesco Muzzopappa candidato a sindaco