Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
A pochi chilometri dalla grande capitale Città del Guatemala, Antigua conquista immediatamente con il suo fascino. Le sue ampie strade acciottolate, le piazze alberate, le fontane, le rovine architettoniche e le facciate colorate dei suoi edifici coloniali la rendono una vera e propria città-museo.
Costruita nel XVI secolo e poi devastata da un terremoto alla fine del XVIII, Antigua rimase abbandonata per circa cento anni prima di suscitare interesse per le sue rovine intatte e i suoi notevoli monumenti, ricostruiti più volte nel corso del tempo. Da una strada all’altra, facciate coloniali, conservate allo stato grezzo, si mescolano a complessi religiosi in stile barocco e rinascimentale spagnolo, a loro volta punteggiati da boutique, hotel contemporanei con patii grandiosi. Vero e proprio museo a cielo aperto, l’ex capitale del Guatemala è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1979 ed è quindi soggetta a rigide normative in caso di ristrutturazione e costruzione. Questo è il motivo per cui persino le mense di quartiere e le catene di fast food americane sfoggiano vetrine vistose e autentiche, poiché le pareti degli edifici coloniali non possono essere spostate a piacimento.


Per scoprire i resti dell’iconico convento di Antigua, bisogna prima entrare nell’Hotel-Museo Casa Santo Domingo. La struttura fu costruita intorno alle rovine circa trent’anni fa, con i suoi sviluppatori impegnati a garantirne la manutenzione e la conservazione. Gli spazi e gli oggetti storici – statue, cripte – possono essere scoperti da un giardino all’altro di questo hotel unico, che ospita anche diversi musei che raccontano la storia del sito.
Nonostante il trambusto ambientale, la folla densa e i veicoli inaspettati che si muovono come possono tra i corridoi, il mercato alimentare di Antigua è perfettamente organizzato: all’esterno si trovano prodotti esposti sotto un sole cocente, più economici perché di qualità inferiore e influenzati dalle condizioni ambientali (polvere, caldo). Nella parte coperta, il cibo ha un aspetto migliore ed è anche più costoso.
Prima ci sono i corridoi delle verdure, poi quelli della carne, del pesce fresco e secco, della frutta, dei contenitori di plastica, degli articoli elettronici e infine i chioschi dove mangiare tra un acquisto e l’altro. Nel menu: l’atole, una bevanda dolce e densa a base di mais; la doblada, una specie di tortilla spessa ripiena di carne, spalmata di guacamole e poi guarnita con carne di maiale, pollo o verdure; o il chuchito asado, pane di mais con carne prima cotta al vapore in una foglia di banano e poi grigliata sul barbecue, che si mangia al volo su un mini-sgabello appena fuori dalla folla.
Una parte del mercato di Antigua è persino dedicata alla vendita di abiti di seconda mano provenienti direttamente dagli Stati Uniti



Anche i tre imponenti vulcani che circondano Antigua (Acantenango, Fuego e Agua) contribuiscono all’attrattiva turistica della città. Se da un lato ci si può accontentare del grandioso spettacolo che offrono regolarmente durante le loro eruzioni, dall’altro è possibile osservare la lava fusa da vicino, in particolare dal vulcano Acatenango (3.976 m), dove vengono organizzate escursioni fisicamente impegnative, supervisionate da guide locali.
Quinto esportatore di caffè al mondo, il Guatemala è uno dei principali produttori mondiali, in competizione con Brasile e Colombia. Immersa in un ambiente favorevole all’acclimatazione delle piante di caffè, Antigua è circondata da piantagioni, principalmente di Arabica. Il terreno vulcanico e ricco di minerali conferisce al caffè prodotto nella valle un carattere unico.
Visitare Antigua è anche l’occasione per visitare una “finca”, le grandi tenute che gestiscono le coltivazioni, e degustare diversi caffè locali.