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Il Vescovo Attilio Nostro nominato Presidente onorario dell’Osservatorio Media e Minori della Calabria

corecom nostro

&NewLine;<p><strong><em>Un segnale forte che parte dalla nostra regione&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Prima dell’educazione digitale&comma; riscopriamo quella affettiva”<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Calabria manda un segnale importante&colon; di fronte alle sfide dell’era digitale&comma; l’educazione non può prescindere dall’ascolto&comma; dal dialogo e dalla dimensione affettiva&period;<br>È in questa prospettiva che il Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea&comma; mons&period; Attilio Nostro&comma; è stato nominato Presidente onorario dell’Osservatorio Media e Minori della Calabria&comma; organismo promosso dal Co&period;re&period;com regionale per promuovere un uso consapevole dei media e tutelare i più giovani dai rischi del web&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La cerimonia si è svolta a Reggio Calabria nell’aula <em>Fortugno<&sol;em> di Palazzo Campanella&comma; sede del Consiglio regionale&comma; in un incontro che ha riunito il mondo delle istituzioni&comma; della scuola e dell’informazione&comma; ma soprattutto gli studenti&comma; coinvolti in un quiz interattivo pensato per stimolare riflessione e consapevolezza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A guidare l’iniziativa&comma; il presidente del Co&period;re&period;com Calabria&comma; Fulvio Scarpino&comma; che ha spiegato il significato profondo della scelta&colon; «Abbiamo voluto al nostro fianco una figura che da sempre si spende per i minori&comma; come il Vescovo Nostro&comma; per dare un segnale concreto&colon; la Chiesa e le istituzioni insieme&comma; in un percorso che mette al centro l’educazione affettiva&comma; ancora prima di quella digitale&period; È un primato di cui la Calabria può andare fiera»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Scarpino&comma; insieme al vicepresidente Mario Mazza e al segretario Pasquale Petrolo&comma; ha ricordato come questo Osservatorio si inserisca nel progetto &OpenCurlyDoubleQuote;Corecom Academy in Tour”&comma; che porterà attività di formazione e sensibilizzazione direttamente nelle scuole calabresi&comma; con il supporto dell’Università Magna Grecia e del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Viviamo un momento delicato – ha detto – i nostri ragazzi sono tecnologicamente anni luce avanti a noi&comma; ma emotivamente più fragili che mai&period; Prima di insegnare loro l’educazione digitale&comma; dobbiamo aiutarli a riscoprire quella affettiva&period; Siamo stati noi adulti&comma; spesso&comma; a creare ragazzi fragili&comma; perché abbiamo smesso di dialogare&period; Abbiamo delegato al telefonino la funzione educativa&colon; è tempo di cambiare rotta»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dati alla mano&comma; l’urgenza è evidente&colon; il cyberbullismo colpisce un minore su cinque&comma; e negli ultimi anni si è registrato un aumento del 75&percnt; dei casi di suicidio tra i giovani&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>All’incontro hanno preso parte anche i presidenti dei Corecom di altre regioni&comma; tra cui Cesare Gariboldi &lpar;Lombardia&rpar;&comma; che ha sottolineato l’importanza di fare rete&colon; «Spesso i progetti esistono&comma; ma restano isolati&period; Il nostro obiettivo è creare un percorso comune&comma; coordinato e più efficace»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’Osservatorio potrà contare anche sulla collaborazione dell’Università Magna Grecia e del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile&comma; con l’obiettivo di garantire continuità e sostegno scientifico alle attività di formazione e prevenzione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Appena arrivato in aula&comma; monsignor Nostro ha catturato subito l’attenzione dei ragazzi&colon; «Chi di voi è felice&quest;» – ha domandato&comma; con un sorriso che ha sciolto la timidezza dei presenti<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Essere felici – ha aggiunto – significa anche far felice la persona che abbiamo davanti»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Parole semplici&comma; ma profonde&comma; che hanno subito chiarito lo spirito con cui il Vescovo intende vivere questo nuovo ruolo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Per me è una realtà completamente nuova – ha detto – e voglio partire dall’ascolto&comma; in modo umile&period; Saranno i ragazzi a insegnarmi da dove cominciare&period; È un impegno morale grande&comma; che mi spinge a meritare la fiducia che mi è stata data»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Mons&period; Nostro ha poi aggiunto&colon; «La Chiesa deve riscoprire la sua funzione di servizio verso i giovani e il territorio&comma; offrendo ciò che sa fare meglio&colon; l’ascolto e la carità del Vangelo&period; Spero che questo Osservatorio diventi un luogo di crescita reciproca»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La nomina di un Vescovo alla guida onoraria dell’Osservatorio Media e Minori è un fatto inedito in Italia e conferma la volontà della Calabria di aprire nuove strade nel campo dell’educazione digitale e del benessere giovanile&period;<br>In una società dove il &OpenCurlyDoubleQuote;badante digitale” rischia di sostituire il dialogo familiare&comma; la scelta di unire istituzioni&comma; scuola e Chiesa assume il valore di un messaggio profondo&colon; solo insieme si può costruire un futuro in cui i ragazzi non siano più spettatori&comma; ma protagonisti consapevoli della propria vita&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un gesto che va oltre i protocolli e le cariche&colon; rappresenta la volontà di ricucire il legame tra generazioni&comma; in un tempo in cui la solitudine digitale e l’assenza di ascolto sono le nuove emergenze educative&period;<&sol;p>&NewLine;

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